A Modena parte un progetto pilota Federfarma-Università
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 18 nov. - Entra nel vivo lo "Studio sull'intercettazione delle interazioni farmacologiche nelle farmacie di comunità", il progetto che lega Federfarma Modena e l'Università di Modena e Reggio Emilia per la raccolta e l'analisi dei dati relativi all'interazione fra farmaci nei pazienti sottoposti a trattamenti politerapici. Il paziente che accede ad una delle 34 farmacie aderenti può fare richiesta o essere invitato dal farmacista a partecipare allo studio, mettendo a disposizione, in modo totalmente anonimo, le informazioni sulle proprie patologie e sui farmaci o su altri prodotti farmaceutici in uso, integratori inclusi. Le farmacie coinvolte sono state dotate dello strumento "Interactions explorer", un corposo database relazionale che consente di individuare meglio le possibili interazioni.
Davanti all'eventuale alert fornito dal programma, il farmacista, in caso di rischio per la salute, segnala il problema al medico di famiglia. L'indagine, fra le prime in Italia per il coinvolgimento delle farmacie territoriali nella raccolta diretta dei dati, nasce dalla consapevolezza che il problema delle interazioni cresce straordinariamente con l'aumentare dei prodotti farmacologici assunti, come spiega la presidente di Federfarma Modena Silvana Casale, soprattutto nei pazienti seguiti da diversi medici specialisti o che fanno uso di prodotti nutraceutici ed integratori senza alcun controllo medico.
(Wel/ Dire)