SANITA. Diagnosi infantili, Ido: Servono tempo e accuratezza
"C'è disagio anche tra operatori, tanti consultano nostri video"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 11 nov. - Il processo diagnostico nell'infanzia è un atto complesso che richiede la valutazione di un'équipe multidisciplinare e un investimento temporale da parte degli specialisti. Lo ha ribadito l'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), che sul tema ha dedicato il XVI convegno nazionale su 'Il processo diagnostico nell'infanzia.
Cosa e come valutare clinicamente sintomi e comportamenti del bambino'.
- Qual è invece la situazione clinica e scientifica in Italia? "Molto fluida, ci sono specialisti accurati ma anche altri con tempistiche più ridotte e procedure per lo più descrittive, che hanno causato una moltiplicazione di diagnosi poco attente alle storie dei bambini", fa sapere Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'età evolutiva e direttore dell'IdO. Il disagio è stato "avvertito anche dagli operatori del settore- precisa lo psicoterapeuta- altrimenti non si spiegherebbe il boom di accessi alla nostra diretta streaming, che ancora non si arresta. Infatti alle 40.000 connessioni alla diretta, si sono aggiunte negli ultimi 10 giorni altre 8.000 visualizzazioni ai video del convegno sul nostro sito www.ortofonologia.it".
- Gli utenti stanno inviando moltissime domande per esprimere le loro innumerevoli perplessità sull'argomento. Cosa chiedono gli operatori? "Vogliono sapere come fare per dedicare realmente questo tempo alla diagnosi- spiega il direttore dell'IdO- e cosa fare per quei bambini valutati in soli 15 minuti, come spesso accade nelle Asl. Ci chiedono se sarà possibile rivedere siffatte diagnosi o se si farà finta di niente".
- E i genitori? "In molti mettono in dubbio le etichette attribuite ai loro figli per mezzo di test- per i quali ora c'è una maggiore prudenza nell'uso- che abbassano la soglia della diagnosi- afferma lo psicoterapeuta- si pensi che alcuni di loro hanno lamentato di avere un figlio certificato come dislessico o iperattivo quando in realtà era plusdotato".
Ultimamente sono state introdotte altre problematiche.
"Parliamo dei disturbi di regolazione e della funzione esecutiva. Sull'argomento alcuni specialisti domandano se si tratti di situazioni funzionali, e quindi recuperabili, oppure se rappresentino un deficit neurologico. Oggi più che mai è diventato chiaro che la formazione è il tema dirimente- sottolinea l'esperto- unitamente alla necessità di mantenere aperto il dibattito sui processi di revisione delle classificazioni diagnostiche, poiché la ricerca va avanti. In ogni caso, molte risposte alle domande di specialisti, operatori e genitori sono contenute nei video degli interventi del convegno dell'IdO (http://www.ortofonologia.it/?do=115#video). La diagnosi è un problema nazionale- conclude Castelbianco- e noi tutti dobbiamo farcene carico per entrare in contatto con la reale vita dei bambini, che sono il nostro futuro".
Nel frattempo, puntando sulla formazione, l'IdO promuove un open day della sua Scuola di specializzazione in Psicoterapia psicodinamica dell'età evolutiva il 14 novembre a Roma, dalle 9.30 alle 12.30, in via Alessandria 128/b. In considerazione del numero limitato dei posti, per partecipare è necessaria l'iscrizione scrivendo a segr.alessandria@ortofonologia.it.
(Wel/ Dire)
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