"Diagnosi a 3 anni, fino ad allora lavoro su disagi figli-genitori"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 25 mar. - Il significato della 'Pre-autistic behaviour scale' e' legato alla relazione. "Tutti i movimenti, i suoni, gli sguardi del bambino devono essere rivolti ai genitori in senso comunicativo-intenzionale. Nessuno di questi aspetti altrimenti verra' rilevato durante l'osservazione". Lo chiarisce Stella Acquarone, direttrice della Parent infant clinic e della School of Infant Mental Health di Londra, al seminario internazionale dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) a Roma.
"Dobbiamo mantenere separate le aree esaminate (intersoggettiva-sociale, sensoriale, motoria posturale, emozionale e gli effetti sui caregiver), che andranno analizzate in base all'eta' del piccolo- continua la terapeuta- e differenziare cosa possa essere indotto da un'esperienza traumatica vissuta dal bambino: i prematuri possono mostrare, ad esempio, un'insofferenza rispetto al contatto sulla testa perche' hanno portato la cuffia".
La scala permette di intercettare quindi le difficolta' e i disagi di genitori e figli. Uno strumento nuovo nel suo genere, utile ai clinici per individuare le aree di rischio e, successivamente, capire come aiutare padri e madri a sintonizzarsi con i loro piccoli. Uno strumento di osservazione che "ci fa cogliere dei segni pre-autistici proprio perche' indaga le aree coinvolte in questo disturbo: sociale, emozionale e comunicativa".
La direttrice della Parent infant clinic puntualizza: "È molto facile giudicare le madri, ma un bambino autistico rende la mamma piu' fredda perche' e' pesante il confronto con gli altri minroi". L'autismo e' un affare di famiglia, "che diventa deforme perche' il comportamento del bambino modella quello dei familiari".
Acquarone crede "che i soggetti autistici e pre-autistici abbiano molto nella loro mente, ma non riescano a gestirlo, a trovare un senso e un significato. Cosi' sviluppano una struttura per proteggersi. Noi dobbiamo tirarli fuori da questo stato- rimarca la terapeuta- dare loro un linguaggio delle emozioni per aiutarli a cambiare i meccanismi consolatori".
Vengono registrati quindi stati di fragilita'. "Spesso troviamo minori distanti- aggiunge- sono fragili come le orchidee ma non autistici. L'autismo si diagnostica a 3 anni, fino ad allora abbiamo un tempo per lavorare sui comportamenti non funzionali alla relazione".
Tanti gli aspetti osservati dalla Scala: rumori e gesti che cercano una risposta affettiva dal partner; movimenti della bocca, della lingua, delle mani, la riproduzione sonora dei bambini; la capacita' di questi di indicare oggetti o un interesse.
Al momento dell'allattamento, viene valutata l'attitudine del neonato quando mangia: gira la testa verso la madre? Muove le braccia e si avvicina al seno? Tutta la gestualita' del piccolo arriva intorno ai 18 mesi, anche l'attenzione condivisa e' successiva e permette di capire se il minore sa giocare da solo o con gli estranei.
Vengono esaminati pure i comportamenti reattivi: La tolleranza del bambino alla frustrazione, l'accettazione del calore emozionale, il sapersi barcamenare rispetto agli eventi stressanti e la capacita' di adattamento ai cambiamenti.
Per l'area sensoriale ed emotiva si nota, tra l'altro, se il piccolo tocca la sabbia, il dido o sostanze composte da materiali morbidi. Se risponde al suo nome, ai rumori e agli odori. Nel motorio gli analisti guardano, inoltre, come usa le mani, se sale sulle cose, se si nasconde e sa esprimere con il corpo i propri stati emotivi, fronteggiando le difficolta' dell'ambiente.
Infine, la 'Pre-autistic behaviour scale osserva anche la madre: "Si parte dallo sguardo, dal contatto visivo con il bambino e dalla sua capacita' di mantenerlo. Si cerca di notare se parla al figlio, se sa attendere una sua risposta. In genere- conclude la direttrice- la mamma anticipa sempre il comportamento del bambino".
(Wel/Dire)