"Così i nostri colleghi non andranno all'estero per imparare"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 4 mar. - Un'iniziativa nuova per migliorare l'apprendimento dei giovani chirurghi estetici.
L'Aicpe (Associazione italiana chirurgia plastica estetica) apre le porte delle sale operatorie italiane per permettere ai colleghi piu' giovani di apprendere e imparare 'dal vivo' tecniche e metodologie utilizzate. L'iniziativa si chiama 'Momenti di pratica chirurgica' e ha ricevuto gia' molte adesioni, mentre sono circa una ventina le sale operatorie attualemnte aperte all'iniziativa (in particolare a Roma, Genova, Milano, Salerno, Napoli, Padova e Mestre).
Assistere di persona ad un intervento, spiega Mario Pelle Ceravolo, presidente Aicpe, "in special modo se eseguito da un professionista d'esperienza, costituisce un'importante occasione di apprendimento non soltanto delle tecniche operatorie ma anche della gestione medico-chirurgico-anestesiologica di ogni singolo paziente. Nessun libro, lezione o corso possono trasmettere a chi inizia, in modo altrettanto realistico e proficuo, le dinamiche di un trattamento chirurgico che vanno dalla preparazione del paziente al posizionamento sul letto operatorio, dalla scelta delle tecniche alla realizzazione delle stesse, dalla risoluzione di ogni eventuale problema, alla fase delle suture e della medicazione postoperatoria, all'assistenza durante la convalescenza".
L'insegnamento e la condivisione delle conoscenze chirurgiche, prosegue ancora il presidente Aicpe Mario Pelle Ceravolo, "sono i capisaldi delle nostra associazione.
Riteniamo quindi che la preparazione dei chirurghi giovani e l'aggiornamento dei chirurghi maturi porti a un miglioramento generale della qualita' dei risultati, con un beneficio sia per i pazienti sia per noi medici. Molti giovani medici italiani sono costretti ad andare all'estero per apprendere la chirurgia plastica-estetica. Ma non tutti se lo possono permettere e non tutti riescono a trovare una posizione o una sistemazione adeguata negli altri Paesi. Ne' bisogna dare per scontato che un qualunque Paese estero offra una preparazione migliore- conclude Pelle Ceravolo- di quella che si puo' ottenere in un ambiente qualificato italiano".
(Wel/ Dire)