Messina: "A farne spese non può essere salute cittadini"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 4 mar. - "Non accetteremo che i risparmi delle Regioni, in applicazione della legge di Stabilita', si traducano in ulteriori tagli ai servizi sanitari, e che a farne le spese sia ancora una volta la salute dei cittadini e in particolare degli anziani". Cosi' in una nota congiunta FederAnziani, Fimmg e Sunas, a seguito della proposta dei governatori di abrogare la norma della legge di Stabilita' 2015 che impone di lasciare nella sanita' le somme eventualmente recuperate da minori spese.
"Occorre razionalizzare- dice Roberto Messina, presidente FederAnziani- contrastare gli sprechi, e reinvestire i risparmi cosi' conseguiti nello stesso ambito sanitario, se non vogliamo correre il rischio, gia' denunciato dalla Corte dei Conti, di compromettere l'attuale assetto dei Lea, provocando deficit assistenziali che andrebbero a colpire soprattutto i cittadini piu' fragili, gli anziani, i malati cronici. Il risanamento delle finanze e' una priorita' assoluta che ne' i medici ne' i pazienti ignorano, ma l'evoluzione dei bisogni di salute, l'invecchiamento della popolazione e conseguentemente l'aumento delle patologie croniche rendono necessario guardare a una nuova forma di medicina, che puo' essere generatrice di veri risparmi".
I suoi pilastri, prosegue il presidente della Federazione nazionale della terza eta', "saranno da un lato la medicina in associazione e dall'altro un paziente dal ruolo attivo, promotore del dialogo tra tutti gli attori del sistema salute, protagonista dell'aderenza alla terapia e artefice di soluzioni integrative e sussidiarie nella riorganizzazione del welfare sociosanitario del Paese, attraverso la formula del mutuo soccorso. Non accetteremo che le Regioni, invece di guardare strategicamente all'evoluzione del sistema, facciano cassa a spese della sanita' e dei cittadini".
A condividere le affermazioni del presidente di Federanziani Messina e' Giacomo Milillo, segretario generale nazionale Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), che dice: "Siamo fortemente preoccupati per la salute dei cittadini e chiediamo al ministro della salute di istituire un tavolo di verifica del rispetto da parte delle regioni dei Lea. Non e' affidabile il governo della sanita' da pare di uno Stato nello Stato che per tre anni blocca i progressi del Ssn in nome del finanziamento e poi addirittura propone di autoridurselo". Infine, queste le parole di Salvatore Poidomani, segretario generale Sunas (Sindacato professionale degli assistenti sociali), che cosi' conclude: "Condividiamo pienamente la posizione di FederAnziani e della Fimmg".
(Wel/ Dire)