"All'avanguardia in diagnostica talassemie ed emoglobinopatie"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 27 mag. - "Continua a crescere il numero di adesioni alla petizione indirizzata al presidente Zingaretti perché eviti la chiusura dello storico Centro della Microcitemia di Roma, da 60 anni all'avanguardia nella diagnostica e nel controllo sanitario di talassemie ed emoglobinopatie. Ma il dissenso di tanti cittadini che sanno di perdere un importante riferimento sanitario a tutela della salute propria e della prevenzione di queste terribili malattie non pare intaccare l'indifferenza del presidente rispetto al problema". Così in un comunicato l'Anmi onlus, che prosegue: "Nemmeno l'audizione nella VII Commissione del consiglio regionale del Lazio, svoltasi giovedì scorso, ha portato all'individuazione di soluzioni relativamente alla negazione del finanziamento da parte dell'amministrazione regionale per l'attività diagnostica del 2015".
Intanto scende in campo a sostegno dei programmi di screening del Centro anche la Società italiana talassemie ed emoglobinopatie, per voce del suo presidente, il professor Forni di Genova, che esprime "sorpresa per le decisioni della Regione Lazio" e lancia "un allarme per le conseguenze sanitarie che il blocco delle attività di questa struttura potrebbe avere". Sottolinea ancora il professore: "Privare la città di Roma e la Regione Lazio di un Centro di importanza nazionale per la prevenzione e la diagnosi precoce delle emoglobinopatie- spiega- significherebbe lasciare sguarnita la prima linea di difesa rappresentata proprio dagli interventi preventivi con conseguente aumento dei costi sociali e sanitari".
Perciò, l'appello anche di chi rappresenta in Italia il lavoro di tante importanti realtà sanitarie impegnate nel trattamento e nel contrasto delle talassemie, conclude la nota, è che "sia garantita l'indispensabile attività del Centro Studi Microcitemie di Roma".
(Wel/Dire)