(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 20 mag. - Promuovere la salute fin dalle prime fasi della vita. È questo lo scopo per cui nasce la Fondazione italiana per il bambino, presentata a Roma nel Palazzo 'Fondazione Civita'. La Fib, nello specifico, si pone l'obiettivo di contribuire "a creare salute da zero a cento anni- fanno sapere- nella consapevolezza che si puo' ambire ad avere future generazioni di adulti e di anziani piu' sani, piu' attivi e meglio inseriti in una societa' sempre piu' longeva". In questo contesto un ruolo fondamentale "e' giocato dalla prevenzione, quella che inizia gia' prima della nascita del bambino con i corretti stili di vita della mamma nella fase gestazionale, e che deve accompagnare l'infante, l'adolescente, l'adulto e l'anziano durante tutto l'arco dell'esistenza".
Spiega Alberto Ugazio, direttore del dipartimento di Medicina Pediatrica dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' e componente del Cda della Fib: "Abbiamo raggiunto aspettative di vita che sono tra le migliori al mondo ma, con l'aumento della vita media, aumenta anche l'incidenza di malattie come quelle cardiovascolari, polmonari, tumorali e tante altre ancora.
Patologie che rendono precaria la qualita' di vita dell'anziano, aumentano sempre piu' la spesa sanitaria e impediscono di condurre una vita attiva e serena nella terza eta'. Oggi- prosegue Ugazio- sappiamo bene dai piu' recenti progressi della medicina che, in larga misura, salute e malattia dell'adulto e dell'anziano originano durante la gravidanza ed i primissimi anni di vita. La salute di domani dipende quindi dalle scelte che facciamo oggi".
La scienza, fanno sapere gli esperti, dice "che nei primi mille giorni di vita, dal concepimento fino ai 2 anni d'eta', si gioca il futuro di salute dell'essere umano.
L'allattamento al seno e una dieta equilibrata sono due pilastri fondamentali nello sviluppo psico-fisico del bambino.
L'alimentazione gioca infatti un ruolo indispensabile, ma regimi alimentari seguiti piu' sulla scia delle mode del momento che su sulla base delle evidenze scientifiche allontanano dal fabbisogno nutrizionale e rischiano di produrre uno sbilanciamento della dieta ideale per la crescita. Anche la lotta all'obesita' e' una delle grandi sfide che ci attendono per avere una societa' piu' sana e meno soggetta al rischio di malattie legate all'eccesso ponderale come diabete, ipertensione e le altre patologie correlate".
Allo stesso modo, aggiungono ancora gli esperti, bisogna "promuovere una sana attivita' fisica, lontana sia dalla sedentarieta' sia dagli eccessi agonistici, e' fondamentale per un corretto funzionamento dell'organismo gia' dai primi anni di vita. La salute del bambino si tutela anche attraverso una cultura delle vaccinazioni troppo spesso assente o sempre piu' minacciata da una disinformazione organizzata. Si assiste a un calo preoccupante di alcune importanti vaccinazioni come evidenziato recentemente anche l'Organizzazione Mondiale della Sanita' che ha bacchettato l'Italia e l'Europa perche' in ritardo sulla tabella di marcia stabilita per eliminare morbillo e rosolia. In alcune scelte di salute un ruolo fondamentale lo svolgono i pediatri".
Dichiara Carla Collicelli, vicedirettore del Censis: "I dati di una recente ricerca condotta in occasione della Giornata mondiale contro la meningite evidenziano che il pediatra e' la principale fonte di informazione delle famiglie in questo campo. Ed e' al medico che cura i propri figli che i genitori affidano i loro dubbi e le loro speranze per la guarigione dei loro bambini". Il pediatra e' sempre piu' un'antenna sociale dei bisogni di salute psicofisica del bambino e dell'adolescente in una societa' che muta continuamente.
"L'advocacy della Pediatria- spiega quindi Giovanni Corsello, presidente della Societa' Italiana di Pediatria (Sip) e componente del Cda della Fib- si esprime nella tutela della salute del bambino, attraverso la diagnosi, la cura e la prevenzione delle malattie. Ma anche promuovendo il suo benessere fisico-psichico e relazionale, e i suoi diritti nella societa'. Il pediatra del terzo millennio e' chiamato a passare dalla cura alla 'care', cioe' al prendersi cura del bambino e della sua famiglia".
Occorre quindi, secondo gli esperti, "investire a tutto tondo per la salute del bambino che sara' l'adulto di domani. Ma per raggiungere tale scopo e' indispensabile un impegno globale che coinvolga a tutti i livelli le istituzioni, il mondo della ricerca, i media, gli opinion leader e gli stakeholder delle Professioni e dell'Industria. Perche' se e' vero che la Salute e' un bene di tutti, ognuno deve contribuire a favorire le condizioni che rendono- concludono- effettivo questo diritto tutelato dalla nostra Costituzione".
(Wel/Dire)