(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 13 mag. - "Nessun passo indietro sul patto per la salute, frutto di un lungo lavoro complesso e approvato all'unanimita'. Va solo considerato momentaneamente in standby per la sua parte di rilancio e investimento nella sanita'. Ma dal 1 gennaio del 2016 il programma riprendera' senza incertezze, con pienezza di risorse e con l'impegno che le somme risparmiate grazie all'efficientamento del sistema resteranno tutte in sanita', per nuovi investimenti e ampliamenti dell'offerta assistenziale". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, risponde cosi' sui tagli al fondo sanitari, anzi "risparmi", come tiene a precisare in una intervista rilasciata a 'Quotidiano Sanita''. Lo si legge sul sito del ministero della Salute.
Il ministro sottolinea come abbia "chiesto ed ottenuto che nella legge di stabilita' non vi fosse alcun taglio alla sanita' ma anzi un aumento di risorse, e questo perche' la sanita', al di la' dei risparmi di efficienza ottenibili, ha bisogno di piu' risorse soprattutto su tre fronti: innovazione, investimenti, ricerca e personale. Il fondo per l'innovazione farmaceutica- spiega- e' stato staccato dal tetto della farmaceutica e con il patto per la salute verranno implementate azioni specifiche per la ricerca e per dare finalmente fiato al personale del Ssn che da anni ha il contratto e il turn over bloccati. Ancora, ci saranno la riforma di Aifa, Agenas e Iss, ma verranno toccati anche aspetti legati alla sanita' veterinaria e ad altre emergenze in parte gia' comprese nel disegno di legge fermo in Parlamento sulle sperimentazioni e la riforma degli ordini".
Con riferimento ai ticket, fa sapere ancora Lorenzin, "si e' ancora al lavoro perche' la materia e' complessa, ma sicuramente non ci sara' nessun aumento. Piuttosto, si cerchera' di dare al cittadino un sistema di compartecipazione alla spesa finalmente equo e legato alle reali possibilita' economiche di ognuno di dare il suo contributo alla sanita' pubblica, favorendo le famiglie e stroncando gli abusi". Per quanto riguarda i nuovi Lea, il ministro ricorda di averli "portati all'attenzione delle Regioni gia' da mesi, per cui siamo in attesa", e ribadisce l'impegno "ad emanarli entro l'estate".
Sul comma 566, infine, "la via e' quella della 'concertazione' con tutte le professioni, perche' non si puo' agire unilateralmente. Anche se una legge sull'atto medico non serve. Il rinnovo della convenzione e' una priorita'; lo stallo dura da troppo tempo- conclude- e il sottosegretario De Filippo sta lavorando per portare Regioni e sindacati all'accordo".
(Wel/Dire)