Ministero Salute ha presentato relazione Piano nazionale integrato
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 8 lug. - L'interesse crescente per il cibo e l'importante giro d'affari che lo circonda, entrambi in aumento in Italia, possono attirare coloro che in questo settore vedono la possibilita' di facili guadagni e sono privi di scrupoli per la salute dei cittadini. La Aziende sanitarie locali (Asl), attraverso i competenti servizi veterinari e di igiene e sicurezza degli alimenti e nutrizione, hanno effettuato 171.327 ispezioni e 8.051 audit sugli stabilimenti per gli alimenti di origine alimentare (rilevando 16.946 non conformita', relative a condizioni strutturali e attrezzature) e hanno controllato 287.823 unita' operative di imprese alimentari (rilevando 50.720 irregolarita', soprattutto nell'ambito della ristorazione, seguito da produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio). Sono alcuni dei dati contenuti nella Relazione annuale 2014 del Piano nazionale integrato, coordinato dal ministero della Salute, presentata a Roma presso la sala Briefing del Comando carabinieri per la tutela della Salute.
Dai laboratori ufficiali, emerge ancora dalla relazione, sono stati analizzati 110.757 campioni, dei quali 2.008 sono risultati non conformi. Per le infrazioni riscontrate sono state adottate da parte delle Asl 66.628 provvedimenti amministrativi e comunicati all'autorita' giudiziaria 1.115 notizie di reato. In attuazione del Piano nazionale per la ricerca di Residui del 2014, inoltre, sono stati analizzati 40.806 campioni, di cui 16.276 per la ricerca di residui di sostanze appartenenti alla categoria A (pari al 39,9% del totale delle analisi) e 24.530 per la ricerca dei residui di sostanze appartenenti alla categoria B (pari al 60,1%). Il ministero, infine, ha effettuato complessivamente controlli documentali su oltre 200mila partite, controlli fisici su oltre 25mila spedizioni e oltre 7mila prelievi di campioni, registrando 440 'non ammissioni' di spedizioni sul territorio comunitario.
(Wel/Dire)