"Dobbiamo portare nostri prodotti sugli scaffali internazionali"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 8 lug. - "Esiste una contraffazione sia come frode vera e propria, che va contro tutte le normative italiane, europee ed internazionali, sia quella che riguarda i simil prodotti, cioe' i prodotti che sono stati negli anni chiamati con il famoso 'made in' e quindi con denominazioni simili a quelle italiane, ma che in realta' non lo sono. Questo ci toglie un mercato di circa 60 miliardi di euro, che pero' io voglio vedere come un potenziale mercato che possiamo conquistare. Tale denominazioni, infatti, hanno aperto al consumatore l'accesso almeno nominale ai prodotti italiani. Ora dobbiamo fare in modo di portare i nostri prodotti originali sugli scaffali internazionali che sono alla nostra portata". Cosi' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, a margine della presentazione a Roma di 'Fighting food crime, enforcing food safety', l'evento internazionale dedicato al tema delle frodi alimentari che il ministero della Salute, insieme al ministero delle Politiche agricole e al Comando generale dell'Arma dei carabinieri ha organizzato per il 9 e 10 luglio all'Expo di Milano.
Il lavoro dei Nas e' importante ed e' basato su centinaia di migliaia di controlli e analisi. Ma c'e' bisogno di qualche altro strumento investigativo in piu'? "La norma va bene- ha risposto Lorenzin ai giornalisti- quello che dobbiamo fare, pero', e' da una parte far lavorare le forze di polizia in modo sempre piu' integrato, come stiamo dimostrando e come dimostreremo anche in occasione dell'evento ad Expo; dall'altra abbiamo necessita' che i nostri strumenti di ispezione, sia quelli dei carabinieri sia quelli delle forze dell'ordine in generale ma anche quelli ministeriali, siano potenziati, perche' da maggiori controlli derivano non solo maggiore sicurezza alimentare per i cittadini, ma anche- ha concluso il ministro- una maggiore affidabilita' dei nostri prodotti".
(Wel/Dire)