(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 17 giu. - "Aderiamo alla proposta di modifica del Titolo V, con l'aggiunta di un'equità assistenziale in tutta Italia". Così Michele Massimo Gulizia, presidente dell'Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) nel corso del convegno "#Supremaziastatale. La nostra proposta per un Servizio Sanitario Nazionale 3.0", organizzato dall'associazione culturale Giuseppe Dossetti, nell'ambito della Terza giornata degli Stati generali della Salute.
Gulizia aggiunge alcune criticità "da pochi mesi c'è la possibilità di andare a curarsi all'estero e con ciò ci sarà una fuga incredibile. L'Italia scende al 56esimo posto per posti letto ospedalieri a pari merito con la Libia. Tutti i paesi europei sono al di sopra di noi".
"Con la riforma sanitaria- specifica Gulizia- chiuderanno centinaia di ospedali e resteranno solo 400 ospedali di pronti soccorso, 242 Dea di primo livello e 61 di secondo livello. Negli ospedali di pronto soccorso non viene prevista la figura del cardiologo e del radiologo. Si passerà dagli 8.500 posti di cardiologia a 4.500. Le unità coronariche si dimezzano da 402 a 242. E' semaforo rosso in tutta Italia e una delle cause deriva dalla regionalizzazione".
"Anmco- conclude Gulizia- ha fatto una proposta, per i bacini d'utenza. Per noi, non è ammissibile un ospedale ogni mille km, bisogna aumentare il bacino d'utenza e arrivare a 862 ospedali".
(Wel/ Dire)