(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 10 giu. - "Nella storia della psicologia, la realtà militare ha costituito una delle prime e più rilevanti aree di applicazione e le relazioni da sempre esistenti fra ricerca universitaria e mondo militare ne sono una chiara testimonianza. In Italia questo legame si è andato fortificando negli ultimi due decenni, anche in seguito alla istituzione di un ruolo professionale specifico nelle Forze Armate: lo psicologo militare". Lo rendono noto l'Esercito italiano e il dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione dell'Università La Sapienza che organizzano il 12 e 13 giugno a Roma il convegno 'Psicologia militare: tra radici e prospettive. Dialogo tra ricerca universitaria e contesti operativi', nell'Aula Magna della Facoltà di Medicina e Psicologia in via dei Marsi 78.
"L'idea del convegno nasce dall'esigenza di portare alla luce il dialogo che da anni si svolge fra questi professionisti, civili e militari, che apportano il proprio contributo ad un settore di grande rilievo per le istituzioni. Esso- precisano i promotori- si pone l'obiettivo di consentire una sempre più ampia partecipazione a questo confronto al fine di condividere gli sviluppi della ricerca sperimentale e le applicazioni realizzate nei diversi contesti operativi e gettare le basi per sempre più proficue collaborazioni".
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