(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 10 giu. - Si allontana, dopo la recente posizione assunta dalla FnomCeO sulla revisione della legge e l'introduzione del concetto di 'leadership medica', il dialogo tra professioni sanitarie e medici. E si allontana anche una possibile mediazione sull'ormai noto 'comma 566' della legge di stabilita' 2015, che ha normato la possibilita' di crescita professionale delle professioni ma che, fino ad ora, dicono gli interessati, "e' rimasta lettera morta". È per questo che la Federazioni degli infermieri, delle ostetriche, dei tecnici di radiologia e il Conaps (Coordinamento nazionale delle professioni sanitarie) chiedono con fermezza che la legge sia applicata "senza modifiche o ulteriori attese". E lo fanno con tre lettere inviate alla presidente della FnomCeO, Roberta Chersevani, al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e a tutti i sindacati di categoria.
Nella lettera a Chersevani le professioni sottolineano che "i media di settore hanno riportato la posizione assunta dalla presidente nell'ultimo consiglio nazionale, con cui, secondo anche la maggioranza dei componenti il consiglio nazionale, sul comma 566 si richiede una legge che imponga una 'leadership funzionale' del medico nell'e'quipe multiprofessionale. Non possiamo che prendere atto della posizione da lei assunta- si legge- e constatare che proseguendo in tale direzione si confermera' la preclusione ad ogni confronto sulla possibile rimodulazione delle relazioni professionali tra i medici e le professioni sanitarie.
Al ministro Lorenzin, invece, Ipasvi, tecnici di radiologia, ostetriche e Conaps chiedono "con fermezza di portare in conferenza Stato Regioni i provvedimenti richiesti dalla stessa commissione Salute delle Regioni gia' a gennaio 2015, per iniziare a dare corso a quanto previsto nella legge 190/14 comma 566, articolo 1, nel qual caso non vi sara' alcuna necessita' di azioni da parte delle professioni rappresentate a difesa dell'applicazione di una legge dello Stato". Il coordinatore della commissione Salute delle Regioni, Luca Coletto, infatti, in "una lettera inviata il 28 gennaio scorso al ministro Lorenzin- scrivono- aveva gia' chiesto, proprio alla luce del 'comma 566', di mettere all'ordine del giorno della Stato-Regioni sia il provvedimento sulle competenze avanzate degli infermieri sia il provvedimento sull'implementazione di competenze e profilo dei tecnici di radiologia".
Infine i sindacati. Le professioni annunciano di essere pronte a "una informazione capillare della posizione assunta da FnomCeO, alla quale e' prevedibile ipotizzare che si accoderanno le organizzazioni sindacali mediche" e chiedono alle loro rappresentanze sindacali "la disponibilita' ad attivare un fronte comune, per portare a buon fine il comma 566 e contestare la richiesta di ottenere ope legis una 'leadership funzionale' del medico nell'e'quipe multiprofessionale". Una richiesta anacronistica, concludono i responsabili delle professioni, che "non aiuta lo sviluppo del sistema salute".
(Wel/Dire)