(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 10 giu. - Una nuova arma contro il tumore del polmone in fase avanzata. È quella costituita da un nanofarmaco, nab-paclitaxel che, associato a carboplatino (un farmaco chemioterapico), ha dimostrato maggiore efficacia nel trattamento della malattia, in particolare nei pazienti piu' anziani. La notizia e' emersa nel corso del 51° Congresso dell'Asco (American society of clinical oncology) che si e' chiuso di recente a Chicago. Il dato riportato negli anziani e' determinato dall'ottima tollerabilita' e dalla minore tossicita' del farmaco- spiega il professor Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di onco-ematologia dell'azienda ospedaliera 'Moscati' di Avellino- Con nab-paclitaxel, la concentrazione di paclitaxel libera nell'organismo e' 10 volte superiore a quella di paclitaxel convenzionale, permettendo cosi' una maggiore esposizione al farmaco rispetto alla formulazione tradizionale".
Intanto, sempre da Asco, fanno sapere che con 1.800.000 casi diagnosticati nel 2012, il tumore del polmone e' la forma di neoplasia maschile piu' frequente al mondo, la terza per le donne dopo il tumore della mammella e del colon. In Italia, nel 2014, sono state invece stimate 40mila nuove diagnosi (circa il 30% fra le donne). "Negli ultimi anni- spiegano gli esperti- si e' registrato un progressivo e preoccupante aumento di casi nelle donne, dovuto al diffondersi del vizio del fumo. È infatti statisticamente dimostrato che il consumo di prodotti a base di tabacco sia responsabile dell'85-90% dei casi di neoplasie polmonari. La probabilita' di sviluppare la malattia aumenta di 14 volte nei tabagisti rispetto ai non fumatori (e fino a 20 volte nelle persone che consumano oltre 20 sigarette al giorno). Ed e' una patologia subdola che, spesso, non presenta sintomi fino allo stadio avanzato".
"Al Congresso ASCO- prosegue Gridelli- sono stati presentati anche dati provenienti dalla pratica clinica americana che hanno confermato l'ottima tollerabilita' di questa terapia e la possibilita' di eseguire trattamenti anche di lunga durata.
Inoltre, sono stati presentati dati preliminari molto confortanti sull'associazione di nab-paclitaxel con nivolumab, un nuovo farmaco immunoterapico. Si prospetta di particolare interesse l'interazione della chemioterapia target costituita da nab-paclitaxel con l'immunoterapia- conclude- una delle aree piu' promettenti del trattamento di questa neoplasia".
(Wel/Dire)