(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 28 gen. - Nel Lazio il 27% dei giovani tra i 13 e i 19 anni presenta almeno un'anomalia nell'elettrocardiogramma, e il 57% e' portatore di fattori di rischio come familiarita', obesita' e fumo e ha gia' necessita' di essere tenuto sotto controllo medico. Sono i risultati della ricerca effettuata su 25mila studenti laziali grazie all'iniziativa 'Cuore sano', il primo screening cardiologico dedicato ai giovani, organizzata dal professor Massimo Santini, direttore del Centro studi regionale per la diagnosi e la cura delle aritmie cardiache e fondatore della onlus 'Il cuore di Roma', con l'obiettivo di evidenziare la presenza di possibili anomalie e malattie genetiche aritmogene. I risultati della campagna sono stati presentati stamattina in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma, Ignazio Marino.
"Lo screening cardiologico, il primo di questo genere, sui ragazzi della nostra Regione ha coinvolto circa 25mila studenti, di eta' tra i 13 e i 19 anni.
Contano i risultati ma conta molto l'approccio culturale- ha detti Marino- La prevenzione, lo sappiamo bene noi medici, e' la migliore via per la cura.
Secondo alcuni de dati proposti dall'indagine il 27 per cento dei ragazzi esaminati presenta un'anomalia al controllo con l'elettrocardiogramma, il 60 per cento dei bambini tra i 3 e 10 anni non aveva mai effettuato controlli del genere nel passato, il 57 per cento del campione ha evidenziato fattori di rischio importanti come familiarita', obesita' e fumo.
Si tratta di soggetti che devono essere tenuti sotto controllo".
Questi risultati, ha concluso il sindaco, "ci confermano la necessita' di un cambiamento culturale per i nostri ragazzi, educandoli ad un sano e corretto stile di vita, ad una alimentazione migliore, allo sport e al benessere. E' un lavoro capillare, nelle case e nelle scuole, e il punto di partenza sono i risultati che ci proponete oggi".
(Wel/ Dire)