Studio internazionale coordinato da Campus Bio-medico di Roma
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 28 gen. - "Dalle proteine e dagli enzimi degli endo-cannabinoidi (particolari molecole di lipidi prodotte dal nostro organismo) sara' presto possibile trarre nuovi tipi di farmaci antitumorali. Efficaci in particolare per neoplasie a cervello, prostata, seno e colon-retto". È quanto emerge da uno studio internazionale coordinato da Mauro Maccarrone, docente di Biochimica presso l'Universita' Campus Bio-Medico di Roma, e pubblicato su 'Nature reviews neuroscience'.
"Nello studio- spiega Maccarrone- abbiamo fatto il punto sulle principali proprieta' che, negli ultimi vent'anni, sono state attribuite agli endo-cannabinoidi. Questi, a differenza delle molecole di Thc che compongono la cannabis, attivano in modo naturale particolari recettori del nostro cervello, risultando del tutto innocue. Anzi, e' dimostrato che intervengono per riparare i danni quando, ad esempio, subiamo una commozione cerebrale o anche in caso di neoplasia al cervello".
I riscontri sperimentali confermano intanto che, in presenza di particolari patologie, gli endo-cannabinoidi nell'organismo aumentano significativamente in quantita' per cercare di proteggerlo. "Partendo da questo dato- aggiunge il docente- abbiamo fiducia che nelle proteine e negli enzimi che circondano gli endo-cannabinoidi potremo trovare linfa per nuovi farmaci anti-tumorali. Non solo: sappiamo che con l'insorgenza di malattie neurodegenerative, come Alzheimer, Parkinson o sclerosi multipla, si verificano alterazioni significative al sistema endo-cannabinoide. Questo ci consentira', dunque, di trovare dei bio-marcatori ematici che potranno rivelarci precocemente e con un semplice prelievo- conclude- se un paziente ha particolari probabilita' di avere, in futuro, questo tipo di patologie".
(Wel/ Dire)