SANITA. Antidoping, intesa Coni-Nas per controlli
Malagò: "Saranno padroni casa, medaglie d'ora in poi pulite"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 11 feb. - "Una svolta epocale". Cosi' Giovanni Malago' presenta l'accordo quadro firmato dal Coni e dai Nas in materia di antidoping. Tre i pilastri attorno a cui si muovera' l'azione del Nucleo: riorganizzazione, potenziamento, coordinamento della Nado italiana, l'organizzazione nazionale antidoping. Nel dettaglio, saranno previste attivita' di intelligence, finalizzata alla pianificazione dei controlli anche al di fuori delle competizioni, azione di investigazione indirizzata alla scoperta e alla repressione delle attivita' contrarie alla normativa antidoping, il coinvolgimento e l'ausilio nelle operazioni di controllo antidoping, di ispettori investigativi dei Nas, appositamente formati e specializzati come 'ispettori antidoping'. Da oggi, quindi, i Nas "diventano i padroni di casa", per usare le parole di Malago'.
"Qualcuno puo' aver pensato a un'operazione di facciata o a un escamotage per garantire il salvataggio di un sistema- spiega ancora il presidente del Coni durante il suo intervento- chi mi conosce sa che questo non sarebbe stato possibile. La trasparenza, la credibilita' e l'impegno sono stati fin dall'inizio del mandato il filo conduttore di tutte le azioni che sono state intraprese dal Coni". E ancora: "Non ci interessano trucchi o scorciatoie. Vogliamo risultati per il bene dello sport, che siamo certi di poter raggiungere grazie all'autorevolezza e all'integrita', l'eccezionale professionalita' dell'istituzione che ha deciso insieme a noi di fare fronte comune in questa lotta, mettendo a disposizione quelle competenze che fanno dei Nas un'eccellenza in Italia e nel mondo".
Per il presidente del Coni, Giovanni Malago', si tratta del "primo passo di una vera collaborazione" con un "interlocutore ideale", dal momento che era stata avvertita la "necessita' di adottare provvedimenti per migliorare l'attuale sistema antidoping, rendendolo libero da qualsiasi percepita influenza, anche teorica, da parte del Coni". Un accordo, quindi, che "avra' tra gli obiettivi principali il passaggio dalla percepita influenza alla sostanziale autonomia".
Per Malago' "ogni medaglia italiana da ora in poi sara' pulita". L'accordo "dimostra che da parte nostra non c'e' alcuna volonta' nel mantenere il controllo di un tema delicato come quello del doping a tutti i livelli" per cui "dalla valutazione delle persone coinvolte fino agli aspetti logistici ci sara' una garanzia di terzieta' assoluta".
Per il Generale comandante dei Nas, Cosimo Piccinno, "il processo di modifica della Coni-Nado sara' costantemente condiviso con i ministeri e i sottosegretari competenti, dei quali sara' acquisito il parere sulle nomine delle professionalita'". Ma per capire come e in quali ambiti si verificheranno queste modifiche occorrera' attendere 90 giorni, "termine entro cui saranno formalizzate le intese verticali ad esempio nella gestione delle informazioni, nei rapporti con la Federazione medico sportiva italiana".
Presente alla presentazione dell'accordo anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Graziano Delrio, per il quale quello di oggi e' "un passaggio molto importante verso la direzione auspicata dal governo. Per difendere le eccellenze italiane c'e' bisogno di legalita' e trasparenza, vale per il cibo ma anche nello sport. La lotta al doping e' una questione di civilta'", per questo oggi ne diventiamo "i pionieri".
Assente per motivi personali il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che pero' ha inviato un messaggio con cui ha ricordato che "l'impegno categorico per le istituzioni e' quello di fornire una risposta adeguata alla dimensione e alla complessita' del fenomeno". Ecco perche' "questa intesa rappresenta proprio una risposta efficace e decisa".
(Wel/ Dire)
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