(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 11 feb. - "Nel nostro Paese meno della meta' dei cittadini stranieri chiamati agli esami di screening contro il cancro aderisce a questi programmi. Si tratta di una percentuale decisamente piu' bassa rispetto a quella riscontrata tra gli italiani". È per questo che nasce 'La lotta al cancro non ha colore', la prima campagna nazionale per la prevenzione delle neoplasie indirizzata ai cittadini piu' disagiati (in particolare agli immigrati) che abitano nel nostro Paese, promossa dalla Fondazione 'Insieme contro il Cancro' e dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). Per presentare i risultati della campagna, la Fondazione ha organizzato un convegno nazionale che si è tenuto oggi 11 febbraio a Roma, presso l'aula 'Aldo Moro' della Camera dei Deputati.
In questi pazienti, spiegano gli organizzatori, "la diagnosi della malattia arriva troppo tardi, quando la patologia e' diventata difficile da trattare. In piu' gli immigrati, spesso a causa delle barriere linguistiche, ignorano le regole della prevenzione oncologica: consumano troppo alcol, fumano, non seguono una dieta corretta e corrono maggiori rischi di sviluppare un tumore".
Obiettivo dell'evento, "analizzare in che modo la tutela della salute degli immigrati debba passare attraverso una corretta informazione- concludono- superando le difficolta' linguistiche, burocratiche e amministrative".
(Wel/ Dire)