Silvestro: "Farmacista è professionista che aiuta cittadino"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 11 feb. - "Liberalizzare e ampliare l'orizzonte della concorrenza e' un meccanismo che ha portato nel tempo a livellare prezzi e spese dei cittadini per molti generi diretti al pubblico, non c'e' dubbio, ma la salute non e' un bene che si puo' 'livellare', ne' puo' scendere al di sotto di determinati indici di qualita' e di sicurezza. E ancora meno puo' essere lasciata alla liberta' spesso poco informata di chi non si deve occupare di curarla, ma solo di stare meglio, il cittadino". Lo dice Annalisa Silvestro, senatrice Pd e presidente della Federazione dei collegi Ipasvi (Federazione nazionale collegi infermieri professionali, assistenti sanitari, vigilatrici d'infanzia), in risposta all'intenzione di aprire la vendita anche agli ipermercati dei farmaci di fascia C, quelli cioe' a carico del cittadino.
"Mi chiedo se non si debba meglio riflettere sul lasciare decidere sull'assunzione di un farmaco- dice Silvestro- chi non conosce eventuali effetti collaterali, limiti e accortezze rispetto ai principi attivi che contiene, interazioni, controindicazioni o tollerabilita'", continua Silvestro. Il farmacista e' un "professionista che puo' guidare il fai-da-te del paziente sicuramente in modo piu' preciso e immediato- suggerisce- essendo quello che deve dispensare il farmaco proprio e anche per tenerne sotto controllo l'uso corretto e non l'abuso".
Silvestro auspica quindi "una ulteriore riflessione anche perche', purtroppo, il livello di educazione sanitaria oggi nella comunita' e' quasi assente", perche', "abbandonare la strada del sostegno informativo e della capacita' di compliance del cittadino potra' produrre, forse, del risparmio, ma potrebbe produrre ben altri impatti ( e quindi costi) sul mantenimento di un buon equilibrio di salute dei cittadini", conclude.
(Wel/ Dire)