(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 16 dic. - Nel Lazio sono circa 71.000 le persone affette da una forma di demenza, mentre 28.000 sono quelle colpite da Alzheimer. Lo fa sapere l'Aiop (Associazione italiana Ospedalità Privata)-sezione Lazio, che spiega come la rete assistenziale, per questo tipo di malati, consista in Unità Valutative Alzheimer (Uva), Centri diurni Alzheimer e Residenze sanitarie assistenziali (Rsa). "Sono le Rsa le uniche capaci di fornire una reale presa in carico a 360 gradi di un malato di Alzheimer- spiega Jessica Veronica Faroni, presidente Aiop Lazio- che a casa non può vivere a lungo, perché un familiare non ha né la forza né la capacità di vegliare su di lui 24 ore su 24. Eppure nel Lazio le Rsa stanno vivendo una crisi senza precedenti e le strutture si trovano quotidianamente di fronte ad uno spartiacque: da una parte la diminuzione costante delle risorse economiche, dall'altra i Comuni che, in barba alle norme, per assenza di fondi non erogano la loro parte di quota sociale".
L'Alzheimer, spiega ancora Faroni, non colpisce solo l'individuo "ma l'intera famiglia; è di fondamentale importanza, quindi, istituire una rete multidisciplinare e multifunzionale di supporto composta da medici di base e operatori sanitari, capaci di riconoscere i bisogni dei famigliari indirizzandoli verso i servizi più idonei a seconda dei casi. E questo va fatto oggi, perché domani è troppo tardi". Lo scorso anno, intanto, è stato approvato il Piano nazionale Demenze per promuovere e migliorare gli interventi terapeutici specialistici oltre che il sostegno al malato e ai familiari. "Eppure- sottolinea ancora la presidente dell'Aiop-Lazio- l'autonomia delle singole Regioni in materia di spesa sanitaria ha creato in buona sostanza una situazione a macchia di leopardo".
Se ottimi risultati nell'assistenza al malato si sono infatti riscontrati al nord, in Lombardia in primis, fa sapere Faroni, "non si può dire altrettanto del centro e del sud. La malattia non fa distinzione nei luoghi- conclude- e tutta la popolazione ha diritto alla cura e all'assistenza".
(Wel/ Dire)