(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 9 dic. - In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità "e nel corso di una mia interrogazione al ministro Lorenzin è emerso con chiarezza come ci sia piena consapevolezza del fatto che si tratta di garantire diritti che riaffermino l'universalità, l'indivisibilità, l'interdipendenza e l'interrelazione di tutti i diritti umani. Sono diritti che rappresentano una manifestazione concreta della libertà e della dignità delle persone con disabilità e proprio in questa chiave vanno letti alcuni dei passaggi contenuti nella legge di stabilità, come ad esempio quelli a favore delle persone non autosufficienti o quelli che guardano al cosiddetto 'Dopo di noi' come ad una delle preoccupazioni più profonde dei genitori delle persone con gravi disabilità". E' quanto dichiara la deputata di Area popolare Paola Binetti.
"Proprio la legge sul 'Dopo di noi' ha rappresentato per me e per l'intera XII Commissione un impegno serio e condiviso per garantire a queste persone un futuro il più sereno possibile, anche in assenza dei familiari più stretti- prosegue la parlamentare, firmataria di uno dei ddl-. Il ministro Lorenzin, rispondendo alla mia interrogazione, ha fatto un ulteriore passo avanti, sottolineando come nei Lea in via di pubblicazione l'integrazione socio-sanitaria rappresenta un punto qualificante di un nuovo modello di presa in carico dei problemi delle persone con disabilità. Per loro infatti la componente di disagio sociale supera quella di tipo sanitario, anche perché la disabilità è un concetto in evoluzione e la disabilità è il risultato della interazione tra le persone disabili e tutte le barriere comportamentali ed ambientali che impediscono una loro piena ed effettiva partecipazione alla società, sulla base della uguaglianza di diritti con gli altri".
"Un altro aspetto molto positivo della risposta del ministro Lorenzin- aggiunge Binetti- riguarda l'aggiornamento del nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili tecnico-scientifici. Il nomenclatore, così come i Lea, era fermo da oltre 10 anni e il suo aggiornamento apre la via ad una modernizzazione degli strumenti di cui potranno godere le persone con disabilità. Troppo spesso infatti il vecchio nomenclatore obbligava ad utilizzare strumenti obsoleti, per di più molto più cari".
(Wel/ Dire)