(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 24 set. - È stato attivato presso l'Istituto di Ortofonologia (IdO) di Roma un Laboratorio per Bambini Plusdotati, in collaborazione con l'Università degli Studi di Pavia (Unipv), per colmare un gap culturale che mantiene nell'ombra il 5% dei minori italiani (in media uno per classe). Un'iniziativa nata per formalizzare un'attività che l'IdO svolge da tempo a causa di un'elevata richiesta di aiuto proveniente delle famiglie e dai docenti. Il laboratorio si rivolgerà in particolare alle scuole del Centro e Sud Italia e sarà presentato il 18 ottobre a Roma nell'ambito del convegno 'Bambini plusdotati. Una risorsa non un problema', presso l'Aula Magna dell'Istituto comprensivo Regina Elena in via Puglie 6 dalle 9 alle 18.
QUALI LE STRATEGIE POSSIBILI - Sono tre le principali strategie proposte dall'Università degli studi di Pavia e sposate a pieno dall'Istituto di Ortofonologia: "Innalzare il livello di sensibilizzazione e conoscenza dell'universo sconosciuto dei plusdotati, mettere a punto strumenti di valutazione e intervento nel sistema scolastico a supporto del bimbo 'gifted' e del gruppo classe e- sottolinea Maria Assunta Zanetti, docente di Psicologia dell'educazione e dell'orientamento presso l'Unipv e direttrice di LabTalento (Laboratorio Italiano di ricerca e sviluppo del potenziale, talento e plusdotazione)- lavorare sull'alleanza scuola-famiglia e nella ricerca clinica". Gli insegnanti "devono essere informati e formati per lavorare in classi inclusive- aggiunge Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'IdO- dove questi bambini possano riuscire a stare con gli altri mettendo i loro talenti a disposizione dei compagni".
GLI OBIETTIVI DEL LABORATORIO IDO - l'Istituto di Ortofonologia, in collaborazione con l'Università degli Studi di Pavia, si impegnerà quindi ad individuare i bambini plusdotati, facilitare la loro socializzazione a scuola e stimolare l'attivazione di programmi didattici mirati e inclusivi per aiutarli a superare i loro disagi. L'équipe di psicoterapeuti dell'IdO è consapevoli che "i bambini plusdotati dovrebbero essere considerati una risorsa per la scuola mentre la società li tratta come un impedimento. Essendo intelligenti si crede che non abbiano alcuna necessità- spiega Castelbianco, referente del laboratorio IdO- ma invece hanno tutte le esigenze proprie della loro età". Sono dunque bambini solo apparentemente fortunati perché, sebbene la natura li abbia dotati di un dono, possono sviluppare comportamenti borderline se non supportati nei loro percorsi emotivo-relazionali e cognitivi.
COS'E' LA PLUSDOTAZIONE - La plusdotazione è una "complessa costellazione di caratteristiche genetiche comportamentali e psicologiche che hanno a che fare con i contesti di appartenenza dell'individuo. È possibile parlare di plusdotazione- chiarisce Zanetti- quando un bambino sviluppa o ha il potenziale per sviluppare almeno un'area di eccellenza se confrontato con i suoi pari". Dunque una caratteristica centrale dei bambini gifted è un'elevata capacità di pensiero e di linguaggio, un elevato quoziente intellettivo e, in alcuni casi, una spiccata creatività che può esprimersi in termini accademici, artistici o sportivi. Ad esempio, bambini molto abili nella socializzazione rientrano nella plusdotazione per le loro capacità di leadership.
DOVE NASCE IL DISAGIO - Il disagio che si manifesta nel bambino plusdotato "nasce nel momento in cui entra all'interno del contesto scolastico e si trova a confronto con programmi didattici che non rispondono a pieno alle sue potenzialità. In qualche modo- prosegue la direttrice di LabTalento- il rischio è che il bambino si veda costretto a livellarsi per riuscire a stare dentro la classe". Da questo vuoto formativo e informativo possono insorgere delle problematiche più visibili nei maschi: "Le femmine tendono maggiormente ad adattarsi al contesto mentre gli uomini diventano irrequieti quando provano noia, arrivando ad avere anche comportamenti disfunzionali all'interno della classe. Per questo motivo vengono spesso sottoposti a valutazione neuropsichiatrica".
La giornata del 18 ottobre sarà divisa in due momenti: nell'arco della mattina si affronteranno le strategie di individuazione dei bambini plusdotati e la loro inclusione nel contesto scolastico; il pomeriggio invece sarà dedicato alla valutazione clinica ai fini dell'intervento terapeutico, per stimolare il recupero della stabilità emotiva del bambino nel contesto famiglia.
Per partecipare, dato il numero limitato di posti, è necessario scrivere a scuolapsicoterapia@ortofonologia.it, oppure chiamare lo 06/44291049 o inviare un fax allo 06/44290410.
(Wel/ Dire)