Il dg: cantiere micidiale, nel bilancio nuove razionalizzazioni
(DIRE) Rimini, 3 set. - L'area vasta è "un cantiere micidiale, ci vuole tanta pazienza". Così, rispondendo a margine di una conferenza stampa alle domande dei cronisti, il direttore generale dell'azienda Usl di Romagna, Andrea Des Dorides, commenta il prosieguo dei lavori, confermando che verranno assemblati alcuni settori, è già stato fatto con le direzioni e verrà fatto con il bilancio, ma non sbilanciandosi su quali.
"Tutto ciò che è legato alle prestazioni sanitarie è disperso", spiega, dunque il ragionamento è aperto, ma il discorso è diverso per l'aspetto decisionale dove "ogni duplicazione è priva di senso". Di certo, aggiunge, con l'area vasta in essere si dovranno garantire gli stessi servizi e sarà necessaria una riorganizzazione che permetta di trovare aree di risparmio. Allo stesso tempo "occorre perseguire una maggiore autonomia della Romagna". Tuttavia avere a che fare con maggiori casistiche non potrà, ragiona Des Dorides, che aumentare la qualità. Ci sarà anche un "lavoro di concerto" con oncologia e l'Irst, per "creare un contesto dove ricerca e innovazione vengano diffuse".
Il direttore generale conferma anche l'attenzione sul virus Ebola. "Siamo allertati, in particolare al porto di Ravenna, e si sono mosse sia la prefettura che la Regione. Il problema è impedire la diffusione".
Intanto sui conti dell'Usl di Romagna tuona il consigliere regionale di Forza Italia, Luca Bartolini: "In appena otto mesi- attacca in una nota- si parla già di un piano di rientro per coprire un buco di bilancio che ammonterebbe a 20 milioni di euro, pare imputabili prevalentemente alla gestione della vecchia azienda Ausl di Ravenna". Dunque "la Regione, che sta per ricevere dal governo 160 milioni di euro da destinare alla sanità, sarà costretta a sottrarre ingenti risorse finanziarie per ripianare i debiti generati dalla nuova Ausl della Romagna". Si tratta, insiste Bartolini, del "fallimento annunciato" del "cervellotico esperimento ideato da politici Pd e dai loro manutengoli pseudo tecnici della Regione e dell'ex Ausl di Ravenna".
In questi otto mesi, prosegue, ci si è preoccupati "solo di nomine dirigenziali e carriere apicali più che di ospedali, ricoveri e liste d'attesa". Bartolini auspica ora "un sussulto di dignità e di difesa del proprio territorio e della salute della propria gente, da parte dei sindaci" e che in occasione della riunione del 9 settembre quando si parlerà di bilancio ci sia "una dura presa di posizione". Un appello rivolto "in particolare- conclude- ai sindaci di centro-sinistra, Drei e Lucchi in testa".
(Wel/ Dire)