(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 ott. - L'obiettivo è riorganizzare le cure primarie e l'assistenza ospedaliera in base a risorse disponibili, professionalità e peculiarità geografiche. Con l'integrazione "sempre più stretta" tra la medicina del territorio e l'ospedale come faro guida. Direzione generale dell'Ausl Romagna e Rappresentanze professionali remano in questo senso dalla stessa parte, come confermato dall'incontro di mercoledì scorso tra Consigli degli Ordini dei medici-chirurghi e odontoiatri di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, e direttore generale, Andrea Des Dorides, e direttore sanitario, Gianbattista Spagnoli. Conseguenza del summit la nascita, spiega una nota, di "un tavolo tecnico tra i rappresentanti degli Ordini dei medici e la direzione generale per entrare nel dettaglio della "ridefinizione dell'organizzazione sanitaria".
Dai presidenti e consiglieri degli Ordini viene la "preoccupazione sulle ricadute sui cittadini e sui professionisti che la ridefinizione della organizzazione sanitaria potrà avere". Ordini che sono comunque stati coinvolti "nel percorso del futuro Atto Aziendale e del conseguente Piano Attuativo Locale". Dunque, termina la nota, la riunione del 22 ottobre si deve considerare "il primo passaggio di questo percorso, che avrà continuità all'interno di una Commissione ristretta formata da esponenti degli Ordini e rappresentanti dello Staff aziendale".
(Wel/ Dire)