Si temono soprattutto demenza senile e incapacità di camminare
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 22 ott. - Quasi il 60% dei bolognesi è preoccupato dai problemi legati all'invecchiamento e delle spese che comporta, in particolare per quanto riguarda la demenza senile e l'incapacità di muoversi liberamente. A segnalarlo è una recente ricerca dell'Osservatorio sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria. Secondo lo studio, il 33% della popolazione sotto le Due torri è spaventato dalla "concreta possibilità che il Sistema sanitario nazionale non riesca più a garantire il supporto adeguato (percentuale che sale al 39% tra gli uomini di Bologna, ndr), mentre il 24% teme di non essere in grado di sostenere le spese per le cure e l'assistenza di cui avrà bisogno quando sarà anziano".
Timori questi "legati a problematiche già presenti in molte famiglie- specifica in una nota Unisalute- sono sempre più infatti quelle che devono occuparsi direttamente dei genitori anziani. Se il 42% dei bolognesi, infatti, è preoccupato che questo tipo di problemi possa riguardare un proprio familiare, il 40% lo è comunque anche per se stesso". Il "problema" dell'invecchiamento della popolazione non è certamente una caratteristica solo bolognese: "Siamo il secondo Paese dopo la Germania per numero di anziani- specifica l'Unisalute- e le statistiche dicono che seguendo questo trend, nel 2030 un italiano su tre avrà più di 65 anni e i non autosufficienti passeranno dagli attuali 2,1 milioni a 3,5 milioni. Si stima che nel 2013 a Bologna e provincia più di un cittadino su quattro (26,2%) fosse over 65".
Per questo "il Sistema sanitario nazionale farà sempre più fatica a rispondere alle reali esigenze del cittadino e diventa quindi indispensabile promuovere forme di collaborazione tra operatori privati e pubblici, anche attraverso un fondo solidaristico territoriale, per fornire risposte puntuali e garantire l'erogazione di prestazioni assistenziali di qualità".
(Wel/ Dire)