Incontro rivolto a studenti del quinto anno delle superiori
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 15 ott. - L'epidemia di ebola, secondo i dati dell'Oms, ha superato i 4.000 morti nell'Africa occidentale (compresi i pazienti deceduti in Spagna e negli Stati Uniti che si erano infettati in Africa). In Liberia è il numero più alto di vittime, seguita da Sierra Leone e Guinea.
Ufficialmente, gli Stati colpiti dalla malattia sono Guinea, Liberia, Sierra Leone, Nigeria, Senegal e Usa. In Sierra Leone, l'associazione padovana 'Medici con l'Africa Cuamm' continua a sostenere i due centri di isolamento: uno nell'ospedale di Pujehun, l'altro a Zimmi, entrambi nella Provincia del Sud. "La situazione è davvero drammatica e ci sentiamo interpellati nel vivo- racconta don Dante Carraro, direttore dell'associazione- dobbiamo continuare a garantire in primis i servizi sanitari di base. A Pujehun, ci sforziamo di mantenere aperti i servizi di emergenza chirurgica, ostetricia e pediatria e a sostenere i centri sanitari periferici. Il sistema sanitario deve dare segnali concreti che i servizi funzionano, sono efficaci e sicuri, nonostante l'epidemia". La settimana scorsa due nuovi medici sono stati inviati nello Stato africano per rafforzare il team a Pujehun: affiancheranno altri quattro operatori, chiamati a coordinare un team di 200 persone.
"I casi di Ebola aumentano in uno stato di perfetta equità- ha dichiarato Giovanni Putoto, responsabile programmazione Cuamm all'arrivo nel Paese- non ci sono disuguaglianze sociali, di genere o di generazione. Le vittime sono lo specchio dell'umanità di sempre: uomini e donne, bambini e anziani, laici e chierici, ricchi e poveri, contadini o abitanti delle città". Per raccontare anche questo, il Centro studi aziendale 'Giovanni Donati' di Forlì organizza mercoledì, dalle 14 alle 18, alla sala Pieratelli dell'ospedale cittadino, il seminario 'Medici con l'Africa Cuamm'.
Quello di Forlì è un appuntamento rivolto in modo particolare agli studenti del quinto anno delle scuole superiori ma anche agli operatori sanitari, che avrà come tema la cooperazione e la sensibilizzazione alla solidarietà vissuta a 360 gradi. Durante l'iniziativa sarà proiettato il documentario 'Medici con l'Africa Cuamm' di Carlo Mazzacurati, presentato fuori concorso al Festival del cinema di Venezia nel 2012.
'Medici con l'Africa Cuamm' è una tra le maggiori organizzazioni non governative sanitarie italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Nata a Padova nel 1950 con il nome Cuamm (Collegio universitario aspiranti medici missionari) con lo scopo di formare medici per i Paesi in via di sviluppo, negli anni, ha scelto di operare particolarmente nel continente africano, da cui il nome 'Medici con l'Africa'. È attualmente presente in Angola, Etiopia, Mozambico, Sud Sudan, Sierra Leone, Tanzania e Uganda: 168 operatori -personale nazionale e internazionale- per 38 progetti di cooperazione principali e un centinaio di micro-realizzazioni di supporto con i quali appoggia 17 ospedali, 26 distretti (per attività di sanità pubblica, assistenza materno-infantile, lotta all'Aids, tubercolosi e malaria, formazione), cinque scuole infermieri, due Università (in Etiopia e Mozambico). (Dires - Redattore Sociale) (Wel/ Dire)