(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 12 nov. - "Secondo i dati Istat 2013, in Italia il diabete interessa il 5,4% della popolazione, il che vale a dire che più di 3 milioni di italiani ne soffrono. Lo stesso Oms parla addirittura di vera e propria epidemia del diabete. Si prevede di arrivare a 5 milioni di diabetici entro il 2030". Lo racconta alla Dire Nicola Piccinini, presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio (OpL).
Secondo l'osservatorio ARNO 2012 "i costi per singolo diabetico sono di 2.511 euro, ma la cifra è sottostimata in quanto tiene conto dei costi a ticket e non dei costi reali sostenuti dal Sistema sanitario nazionale (Ssn). Il costo reale per singolo diabetico- precisa lo psicologo- si attesta sui 3.899 euro. I ricoveri sono la voce più consistente (2.752 euro, 71%), poi farmaci per complicanze e comorbidità (599 euro, 15%), esami di laboratorio, strumentali e visite (377 euro, 10%), farmaci anti-diabetici (171 euro, 4%)".
La spesa annua sostenuta dal Ssn per la gestione del diabete è di "circa 12 miliardi di euro, circa l'11% del Fondo del Ssn. Il 95% di questa spesa è legato alla gestione di complicanze e comorbidità".
Nel Lazio si stimano "340.000 casi prevalenti di diabete mellito tipo 2. Esiste una eterogeneità nell'ospedalizzazione per complicanze a breve e lungo termine in pazienti diabetici per Asl di residenza. I risultati variano da un minimo del 52% a un massimo del 119%, con una media regionale pari all'82%.
Ipoteticamente- fa sapere Piccinini- moltiplicando i 340.000 diabetici per i 3.899 euro di spesa annua, si genera un costo per il Ssn regionale Lazio pari a 1.325.660.000 euro. Di questi - su stima nazionale - il 95% sono legati a gestione complicanze e comorbidità".
Con il termine 'Adherence to treatment' si intende "il coinvolgimento attivo e collaborativo del paziente a cui si chiede di partecipare alla pianificazione e all'attuazione del trattamento elaborando un consenso basato sull'accordo. Il concetto di aderenza al trattamento si basa quindi sui seguenti assunti- spiega il presidente OpL- il ruolo attivo del paziente nella gestione della malattia e terapia, l'alleanza medico-paziente come base per l'aderenza, la non aderenza viene interpretata come inefficacia della comunicazione medico-paziente".
In altre parole è "l'elaborazione e l'accettazione - cognitiva ed emotiva - della condizione di diabetico a sostenere la motivazione e l'aderenza al percorso farmacologico e alle modifiche comportamentali e di stili di vita cui la persona dovrà far fronte. La presenza dello psicologo nelle equipe mediche, l'intervento di sostegno psicologico, può quindi risultare strategico e fondamentale sull'aumento dell'aderenza del paziente al trattamento medico. Una migliore aderenza, a sua volta, significa minori complicanze e comorbidità. Il 95% dei costi è dato dalla gestione di complicanze e comorbidità. In altre parole, con lo psicologo si risparmia! Come Ordine psicologi Lazio, il 3 novembre, abbiamo deliberato un progetto volto a quantificare il contributo dello psicologo rispetto all'aderenza al trattamento e, di conseguenza- conclude Piccinini- rispetto all'impatto economico favorevole che possiamo generare al Ssn e regionale".
(Wel/ Dire)