(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 26 mar. - "Le cose stanno cambiando rapidamente nelle nostre vite, a scuola, nelle famiglie, negli ambienti formativi, in università, nei servizi, nelle relazioni tra donne e uomini, tra grandi e piccole/i. C'è disorientamento. Ci muoviamo tra rovine di alcune buone tradizioni boicottate da leggi e indirizzi decisi dall'alto e spinte a valutare competenze e performance, a inclinare gli assetti relazionali sull'asse della meritocrazia, della tecnocrazia. Nel contempo donne e uomini in movimento agiscono nel quotidiano, sperimentano, pensano, scrivono, lottano, modificano contesti e linguaggi, a partire dal desiderio che le cose funzionino con vitalità e con un senso buono". È questo il senso dell'incontro nazionale promosso da Pedagogika.it, rivista di educazione, formazione e cultura, su 'Sono cambiate molte cose. Donne e uomini reinventano il presente educativo'. L'evento si svolgerà il 12 aprile presso l'Università degli Studi di Verona, nell'aula T.4 in via San Francesco 22 dalle 9 alle 19, e domenica 12 aprile dalle 9,30 alle 13 nella sala Uteep nella piazzetta S. Eufemia 1.
In un tempo che "ha creato rotture e discontinuità nell'ecosistema, nel lavoro, nei saperi e nella socialità, vogliamo dunque interrogare e rigenerare il presente educativo, riallargare l'orizzonte e le visioni, confrontarci su possibilità, costruire inedite alleanze. Perché a uscirne vincente- spiegano gli ideatori dell'incontro- sia la realtà dei legami, di uno sguardo amorevole sul mondo e di un senso rinnovato e potenziato della convivenza umana. Possiamo già contare su pratiche ed elaborazioni inventive femminili, di politica e di pensiero, come guadagno per tutti. L'esigenza è quella di comprendere che cosa è in gioco oggi, rifare il punto delle esperienze e dei risultati maturati da donne e uomini nelle scuole, nelle università, nei servizi - istituzioni a rischio di delegittimazione - nei territori, nelle 'altre scuole', luoghi in cui si costruiscono saperi in altro modo: libere università, redazioni, libere aggregazioni, sperimentazioni economiche, artistiche e sociali. Ci muove a questo invito- concludono- la fiducia nelle relazioni, nella capacità di dare lingua all'esperienza, di abbattere steccati e condividere sempre più ciò che ci sta a cuore".
(Wel/ Dire)