(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 19 mar. - Obbligo di pareggio di bilancio e di pagamento dei fornitori tra 60 e 90 giorni, blocco del turnover per amministrativi, tecnici e professionisti, piano triennale di acquisti centralizzati e riordino degli ospedali. La Regione Emilia-Romagna fissa i paletti per le Ausl, per un 2014 all'insegna del risparmio e dell'incertezza dei fondi. Il nuovo Patto per la salute latita, ma viale Aldo Moro ha fretta di indicare la strada alle sue aziende sanitarie, a partire dalla riorganizzazione dell'assistenza. Per il 2014, la Regione dispone dunque di continuare con la creazione di Case della salute e nuclei di cure primarie. Ogni Ausl dovrà poi presentare entro settembre il proprio piano di riordino ospedaliero e "proseguire nella revisione dei posti letto di day hospital medico procedendo alla loro disattivazione entro e non oltre il 30 giugno".
Regione e Ausl sono però costrette a muoversi, di fatto, nella nebbia. A tutt'oggi, infatti, "la definizione del livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale per il triennio 2014-2016 non è supportata da un contesto normativo nazionale definitivo e certo- scrive la Giunta Errani in una lunga delibera approvata il 24 febbraio scorso, che detta le linee di programmazione e finanziamento alle Ausl per l'anno in corso- il Governo e la Conferenza delle Regioni hanno ripreso da qualche giorno il confronto sul nuovo Patto per la salute". Al momento, dunque, le risorse per la sanità dell'Emilia-Romagna nel 2014 sono solo stimate e superano i 7,7 miliardi di euro (62,8 milioni in più rispetto al 2013). I fondi regionali per quest'anno ammontano invece a 150 milioni, di cui 50 milioni destinati al "finanziamento del rimborso degli interessi e della quota capitale delle anticipazioni di liquidità".
I fondi 'liberi' della Regione per erogare le prestazioni sanitarie aggiuntive rispetto ai Lea, "e a garanzia del pareggio di bilancio del Servizio sanitario regionale, sono pari a 100 milioni, con un decremento di 50 milioni rispetto all'anno precedente". In questo quadro, il pareggio di bilancio nel 2014 costituisce "vincolo e obiettivo sia per le Aziende sanitarie che per il Servizio sanitario regionale nel suo complesso". Ma non mancano gli ostacoli per raggiungerlo, a partire dall'aumento dei costi di produzione a causa dell'incremento dell'Iva. Inoltre, come l'anno scorso, anche nel 2014 la Regione deve fare i conti con l'azzeramento dei fondi statali per l'indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni e trasfusioni: per l'Emilia-Romagna si parla di circa 20 milioni all'anno.
Sul fronte aziendale, avverte ancora la Regione, per l'intero 2014 "proseguirà il blocco totale del turnover per il personale dipendente di profilo amministrativo, tecnico e professionale (dirigenza e comparto)". Saranno possibili autorizzazioni in deroga da parte della Regione per "esigenze inderogabili", fatto però salvo il vincolo di bilancio. Le Ausl devono comunque garantire, nei loro Piani di assunzione, la previsione di 16 dirigenti medici (da reperire all'interno o tramite concorso) per "l'implementazione del nuovo modello di assistenza nelle carceri". Saranno ammesse assunzioni in deroga anche per il progetto di superamento dell'Opg. In più, "le assunzioni di personale a tempo determinato, al netto delle sostituzioni per lunghe assenze, straordinarie o emergenza, devono prevedere l'invarianza della spesa 2012". Previsto in crescita anche il costo dei farmaci. "La spesa per erogazione diretta di farmaci di fascia A- scrive la Regione- nel 2013 è stata di circa 227 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al precedente anno", grazie soprattutto a un "minor costo acquisto dei farmaci". Per il 2014 invece "occorre prevedere un crescente impiego di alcuni nuovi farmaci costosi e per la cura di patologie croniche, con un'ipotesi di spesa complessiva di 238 milioni e un incremento almeno del 4,4%". Lo stesso vale per la spesa farmaceutica negli ospedali, che nel 2013 è stata di circa 434 milioni (+5% sul 2012).
"Nel 2014 è prevedibile un'ulteriore estensione di terapie ad elevato costo che già nel corso del 2013 hanno causato un maggiore assorbimento di risorse- spiega la Regione- tale incremento potrebbe essere dell'ordine del 5% e oltre, ma efficaci attività rivolte all'appropriatezza prescrittiva potrebbero contenere l'aumento di spesa complessivo entro il 4%".
(Wel/ Dire)