(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 5 mar. - La Ru486, meglio conosciuta come pillola abortiva, sarà reperibile non soltanto in ospedale ma anche nei consultori. E' quanto stabilito dal Consiglio sanitario della Regione Toscana che ha preso la decisione rispettando la legislazione vigente, ragion per cui non servirà nessuna delibera per introdurre la novità nelle aziende sanitarie toscane.
La somministrazione in consultorio prevede in ogni caso degli accorgimenti: la donna deve restare in osservazione per due ore dopo aver assunto il farmaco, deve avere la possibilità di contattare un medico dell'ospedale h24 e deve tornare dopo 48 ore per assumere un secondo farmaco. Per il consigliere regionale Simone Naldoni (Pd) la novità è "un elemento di modernità in quello che resta comunque un momento drammatico per la donna". Contrarietà invece da Giovanni Donzelli e Marina Staccioli (Fdi): "No ai consultori-abortificio, la Toscana difenda la donna senza cercare primati di morte". Ma le reazioni ci sono anche oltre i confini toscani, come quella di Liana Barbati, capogruppo Idv alla Regione Emilia Romagna, che ha annunciato che entro questa settimana presenterà "una risoluzione sul tema per far sì che anche l'Emilia-Romagna possa offrire alle proprie cittadine una nuova libertà di scelta, più sicura e tempestiva delle tradizionali metodologie".
(Wel/ Dire)