SANITA. Turchia visita sanita' a Bologna, Forli' e Faenza
Delegazione studia protesi e biomedicale, business per le pmi
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 21 mag. - Obiettivo Turchia per le imprese emiliano-romagnole della filiera sanità e salute. L'opportunità arriva dalla presenza in regione, da domani a venerdì, di una delegazione di operatori turchi (buyer, importatori, distributori, rappresentanti di organismi sanitari, responsabili di catene ospedaliere private) guidata da un responsabile del ministero Turco della Sanità. Il programma prevede, domani a Bologna, un appuntamento alla fiera Exposanità, dove si svolgeranno in un'area attrezzata incontri business to business di approfondimento con le imprese regionali. Giovedì e venerdì si prosegue con visite in aziende e centri di ricerca sanitari come l'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, il Centro protesi Inail di Vigorso di Budrio, Istec e Finceramica di Faenza, l'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) di Meldola, l'impianto di smaltimento rifiuti ospedalieri della Mengozzi di Forlì.
L'iniziativa si colloca nel progetto regionale "La filiera della salute in Turchia" promosso e finanziato da Unioncamere-Camere di commercio dell'Emilia-Romagna e Regione.
Capofila è la Cciaa di Ravenna che ne realizza le attività, avviate con un'azione di scounting e tre seminari svolti tre mesi fa per illustrare il mercato alle imprese dei settori farmaceutico, biomedicale, elettromedicale, protesico-ortopedico e servizi.
L'obiettivo, precisa Unioncamere in una nota, è "favorire la presenza e il radicamento delle pmi regionali sul mercato turco, attualmente in fase di forte sviluppo. La percentuale del Pil turco nella spesa sanitaria è salita a oltre il 6% nel 2012. La maggiore disponibilità di reddito della popolazione e la ricerca di un migliore servizio sanitario privato hanno fatto sì che il settore abbia assistito a una notevole quantità di investimenti dedicati a cliniche e ospedali privati".
La Turchia rappresenta oggi un mercato di 75 milioni di persone, "dove la filiera della sanità emiliano-romagnola può ritagliarsi una nicchia di alto valore aggiunto e di notevoli dimensioni", conclude l'ente camerale.
(Wel/ Dire)
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