(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 14 mag. - Oggi nei Paesi industrializzati si vive di più e meglio. In Europa la durata media di vita è di 78 anni: si calcola che la percentuale delle persone di oltre 65 anni di età che nel 1990 era del 13%, aumentando fino al 17,4% nel 2010, raggiungerà il 30% della popolazione totale entro il 2060. Il rapido invecchiamento della popolazione comporterà, però, un aumento inevitabile dei disturbi e delle patologie legate all'età come malattie cardiovascolari, demenza, tumori, diabete e obesità e proprio le persone anziane rappresentano la fascia più a rischio per l'insorgenza di numerose malattie infettive prevenibili con vaccini.
Durante il 24° Congresso Eccmid, che si è chuso martedì a Barcellona, proprio di questo si è occupato il Gruppo di lavoro Escmid, coordinato da Susanna Esposito, che ha presentato il primo progetto di linee guida internazionali per le vaccinazioni raccomandate negli adulti e negli anziani e per gli operatori sanitari che, senza essere direttamente coinvolti nelle pratiche di vaccinazione, curano pazienti ad alto rischio come cardiologi, nefrologi e pneumologi.
"In questi ultimi anni, il tasso di invecchiamento della popolazione nei Paesi industrializzati- sottolinea Susanna Esposito, direttore dell'Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura, Fondazione Irccs Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e presidente del Gruppo di studio sui vaccini dell'Escmid- risulta molto alto ed in particolare in Italia è il più intenso e veloce, come confermato anche dall'Oms. Definire nuove linee guida condivise per le vaccinazioni nei pazienti adulti e della terza età, senza che vi siano più differenze nelle raccomandazioni tra Paese e Paese, è l'obiettivo del nostro gruppo di lavoro".
Spiega Susanna Esposito: "Abbiamo assistito, negli ultimi anni, al diffondersi di nuove epidemie di morbillo, al riemergere della pertosse, all'aumento dell'incidenza di infezioni pneumococciche anche negli adulti e negli anziani e, in generale, nei soggetti a rischio per motivi di età, condizioni medico-sanitarie, viaggi internazionali o, come nel caso degli operatori sanitari, a causa dell'ambiente di lavoro. Per questi motivi riteniamo che un nuovo approccio alla prevenzione e al controllo di alcune malattie prevenibili da vaccino in età adulta possa migliorare ulteriormente la salute generale nella popolazione dei Paesi occidentali".
Tra le vaccinazioni raccomandate negli adulti e negli anziani sulla base del loro stato di salute, il Gruppo di lavoro Escmid indica le seguenti: - Tetano, difterite: ricordarsi che i richiami vanno effettuati ogni 10 anni.
- Pertosse: per gli adulti a contatto con bambini di età inferiore ai 12 mesi, per gli operatori sanitari.
- Morbillo, parotite, rosolia: per gli adulti non vaccinati che non abbiano mai contratto tali malattie; per gli adulti che abbiano ricevuto una sola dose di vaccino.
- Varicella: per gli adulti sani che non abbiano mai contratto tale malattia, in particolare gli operatori sanitari, donne in età fertile non in gravidanza, persone spesso a contatto con bambini e viaggiatori internazionali.
- Papillomavirus umano (Hpv): per le donne fino all'età di 26 anni, in alcuni Paesi il vaccino Hpv è raccomandato anche negli uomini della stessa età.
- Influenza: nei Paesi europei sono raccomandate vaccinazioni annuali per i soggetti a rischio inclusi gli operatori sanitari e per gli anziani, negli Stati Uniti la vaccinazione annuale è raccomandata anche per gli adulti sani senza fattori di rischio - Pneumococco: per i soggetti a rischio di età maggiore ai 19 anni e per gli anziani.
- Meningococco - per i soggetti a rischio e i viaggiatori internazionali - Herpes Zoster: anche detto Fuoco di Sant'Antonio, negli Stati Uniti e nell'Ue è stato approvato un vaccino per gli adulti dai 50 anni in su.
Il Gruppo di lavoro Escmid sta dedicando, infine, un'attenzione particolare alle vaccinazioni per i viaggiatori internazionali. In generale, quando si parla di profilassi vaccinale pre-viaggio si considerano tre tipi di vaccinazioni: obbligatorie, quelle richieste ad un viaggiatore, tramite certificato scritto, prima di entrare in un Paese; raccomandate, quelle consigliate ad un viaggiatore verso un determinato Paese sulla base di una valutazione dei rischi di contrarre determinate malattie infettive; di 'routine', sono quelle che prevengono specifiche malattie che continuano a causare epidemie nei Paesi sviluppati e in quelli in via di sviluppo.
Per i viaggiatori internazionali, il Gruppo di lavoro ha redatto una 'mappa' dei rischi sanitari più frequenti con le relative azioni di prevenzione: Paese, Somministrazione del vaccino, Durata dell'effetto immunitario.
- Epatite A (HAV): Soprattutto Asia, Africa, Centro e Sud America; in generale è consigliata per tutte le destinazioni, 1 dose almeno 10-15 giorni prima del viaggio e poi un richiamo entro 6-12 mesi Tutta la vita.
- Febbre tifoide: Asia, Africa, Caraibi, Centro e Sud America.
Sono disponibili due vaccini da somministrare 2 settimane prima del viaggio: un vaccino orale con richiamo dopo 5 anni e un vaccino intramuscolare con richiamo dopo 2 anni 5 anni o 2 anni. - Febbre gialla: Africa sub sahariana e regioni tropicali del Sud America. Unica dose almeno 10-15 giorni prima del viaggio 10 anni.
- Meningite meningococcica A, C, Y, W: Africa (dal Senegal all'Etiopia, anche detta 'Cintura della meningite') e Medio Oriente. Unica dose almeno 15-20 giorni prima del viaggio 5 anni.
(Wel/ Dire)