Decisivo confronto Lorenzin-Zingaretti. Programmi entro il 30/5
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 7 mag. - Entro e non oltre il 30 maggio la Regione Lazio dovrà presentare, al tavolo interministeriale di verifica del piano di rientro, la proposta definitiva dei Programmi operativi 2013-2015. E' quanto si legge nel verbale di 63 pagine - che l'agenzia Dire ha preso in visione - redatto dopo la riunione congiunta del tavolo dello scorso 15 aprile. In quell'occasione il tavolo ha sbloccato alla Regione 270 milioni di euro di coperture fiscali, di cui 190 per il 2012 e 80 per il 2013.
Se i conti sono in netto miglioramento e la Regione lavora per raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2015, è la parte che riguarda la riorganizzazione della rete ospedaliera a presentare i maggiori ostacoli. I tecnici, infatti, "valutando condivisibile l'impostazione generale del documento, ritengono che potrà essere approvato dopo il recepimento delle indicazioni riportate nel verbale". Di quali indicazioni si tratta? Per esempio il mantimento dei Pronto soccorso con posti di Obi (osservazione breve intensiva), gestita dai medici dei rispettivi Dea in alcune strutture da riconvertire (Bracciano, Monterotondo, Subiaco).
Secondo i tecnici governativi "non è condivisibile prevedere il mantenimento della funzione di Pronto soccorso in una struttura da riconvertire- si legge nel verbale- e si sottolineano le possibili conseguenze per l'utenza, considerato che il presidio non disporrà più dei requisiti necessari allo svolgimento delle attività proprie di tale servizio".
Su questa partita sarà decisivo - è l'auspicio di Nicola Zingaretti - il confronto con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che proprio ieri, durante un convegno a Jenne, ha ribadito la necessità di "creare una rete di prima urgenza sul territorio" e di "tenere aperte le funzioni vitali dell'ospedale di Subiaco".
Tra i provvedimenti decisi dalla Regione c'è poi la trasformazione del San Filippo Neri da azienda ospedaliera a presidio a gestione diretta dell'Asl RmE, mantenendo il ruolo di di Dea di I livello. La trasformazione consentira' all'Asl RmE di rafforzare la vocazione dell'ospedale Santo Spirito come presidio di emergenze-urgenza, trasferendone parte dell'attivita' al San Filippo Neri. L'intervento dovra' prevedere, entro la fine del 2015, l'accorpamento delle unita' ostetrico-neonatologiche delle due strutture ospedaliere.
Nella proposta formulata dalla Regione e' previsto l'accorpamento tra l'Irccs Lazzaro Spallanzani e l'Irccs Ifo. Su questo "i tavoli- si legge- si riservano di esprimersi successivamente". Stessa "riserva" per il nuovo assetto del policlinico di Tor Vergata, con il superamento della sperimentazione gestionale e il riconoscimento, di concerto con il ministero della Salute, di Fondazione Irccs.
Per quanto riguarda il nuovo ospedale dei Castelli (circa 300 posti letto) su cui la Regione Lazio punta e che andra' a sostituire due strutture ospedaliere: gli ospedali Riuniti di Albano-Genzano e l'ospedale Luigi Spolverini di Ariccia, i tecnici sottolineano che "le informazioni riportate non sono esaustive. Rimane da chiarire il futuro assetto dei presidi di Frascati e Marino, considerato che era previsto il loro assorbimento nell'ospedale dei Castelli".
I tecnici governativi, infine, chiedono "rassicurazioni sull'analisi dei fabbisogni" in merito a tutte le riconversioni, "al fine di prevedere la ricollocazione in strutture più adeguate delle attività necessarie al soddisfacimento dei bisogni assistenziali". E chiedono "chiarimenti" sui presidi che saranno prioritariamente riconvertiti in Case della salute.
(Wel/ Dire)