"Quadro sconcertante sulla percezione circa la sicurezza"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 9 lug. - Dai Rapporti UE pubblicati dalla Commissione Europea emerge un quadro sconcertante sulla percezione errata dei pazienti circa la loro sicurezza: il 57% dei cittadini italiani teme di subire danni in ospedale, nonostante solo il 13% di loro abbia dichiarato di averlo subito. Ma chi alimenta queste paure infondate? La risposta proviene dal presidente di Amami, Maurizio Maggiorotti: "gli "avvoltoi della malasanità", ossia quei personaggi, appartenenti alle più varie categorie, comprese le agenzie di affari, che traggono vantaggio da questo allarmismo perché istigano i pazienti a far causa anche senza fondamento. In comune hanno la volontà di arricchirsi sulla paura e sulla falsa percezione dei cittadini".
Da questo trend scaturiscono una serie di "problematiche, prima fra tutte il fenomeno della medicina difensiva- sottolinea Maggiorotti- messa in atto da tutti i medici che ormai devono studiare le pronunce della Cassazione per orientare le proprie scelte terapeutiche. Sarà drammatica la ricaduta della crisi di vocazione chirurgica che ha colpito i neo- medici". Infatti è ormai evidente che i medici disertano dalle specialità ad alto rischio di contenzioso per la paura di trascorrere più tempo in tribunale che in sala operatoria. Sono pochi i cittadini che, dopo aver subito un danno, si rivolgono alle direzioni sanitarie (solo il 27%), cedendo invece alle promesse degli "avvoltoi".
La peggiore conseguenza è l'aumento esponenziale del contenzioso medico legale e delle denunce: negli ultimi 10 anni, in Italia, sono cresciuti tra il 200 e il 500%, secondo un focus presentato negli ultimi giorni dall'Aogoi (Associazione dei ginecologi italiani: ospedalieri, del territorio e liberi professionisti) per la Conferenza internazionale sulla responsabilità professionale.
In contro tendenza, il Consiglio sulla sicurezza dei pazienti ha constatato che negli ultimi due anni sono stati molti i progressi in materia di sicurezza dei pazienti. A tal proposito, AMAMI si impegna costantemente per combattere le accuse infondate di malpractice e riequilibrare il rapporto tra medico e paziente, che può migliorare solo con la fiducia reciproca. Fiducia che ormai troppo spesso viene minacciata dagli "avvoltoi" della sanità, i quali hanno indotto una falsa percezione scoraggiando i pazienti nei confronti dell'intero sistema sanitario nazionale. "Abbiamo preconizzato questo stato di cose da tempo e proposto al ministro i correttivi necessari. Attendiamo", conclude il presidente di Amami.
(Wel/ Dire)