(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 28 giu. - "Con il primo ricorso abbiamo contestato alla Regione Lazio di non essere in grado di soddisfare tutte le esigenze dei pazienti. È seguito poi il tentativo maldestro della Regione Lazio, che ha provato ad eludere la sentenza precedente del Tar sostenendo che gli specialisti possano fare prescrizioni ma solo sul ricettario rosa del servizio pubblico". Lo dice Massimo Sala, presidente dalla Federazione degli organismi per l'assistenza alle persone disabili (Foai), in merito all'Ordinanza del Tar del Lazio del 12 giugno in cui è stato accolto il secondo ricorso per l'annullamento previa sospensione dell'efficacia del decreto regionale 39/ 2012.
"Questo- spiega il presidente della Foai- significa ritornare a quanto stabilito prima. Eppure la Regione ha mille possibilità di controllo- ricorda- perché i progetti riabilitativi sono inseriti entro 30 giorni ed è possibile verificarli in tempo reale e intervenire immediatamente. Inoltre, la spesa è governata tramite budget già assegnati, oltre i quali non si può andare". Sala conclude: "Se la sentenza di febbraio confermerà la sospensione e l'elusione, la Regione Lazio dovrà accettare che non è corretto che solo il servizio pubblico possa fare prescrizioni".
(Wel/ Dire)