(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 18 giu. - Investimenti per 70 milioni di euro e un piano per espandere il polo biotecnologico in Italia. È stata inaugurata la seconda linea di produzione del polo produttivo italiano Eli Lilly, azienda leader nel settore farmaceutico, e l'intenzione di continuare a puntare sull'Italia con una nuova tranche di investimenti di 70 milioni di euro che porteranno a Sesto Fiorentino una terza linea di produzione di insuline e ulteriori linee per auto-iniettori dei nuovi farmaci anti diabetici, ma non solo: Lilly ha in piano di espandere il polo italiano affinché diventi un centro di riferimento mondiale per la produzione dei nuovi farmaci biotecnologici in fase di sviluppo nella altre aree in cui opera.
In termini di capacità manifatturiera, ciò si tradurrà 230 milioni di cartucce di insulina prodotte, capacità raggiunta con la terza linea che sarà finita nel 2015. La nuova tranche fa crescere il valore totale dell'investimento a 400 milioni in 10 anni e porterà a una crescita dagli attuali 510 posti di lavoro in manifattura, su un totale degli attuali 1.110 dipendenti, ai 700 entro il 2017, con un indotto calcolato in circa 5.500 addetti creato nel tessuto economico del Paese.
In controtendenza con l'andamento del settore in Toscana, un export in crescita con una percentuale che arriva al 97% verso 54 paesi, tra cui a breve anche la Cina, e importanti ricadute economiche sul territorio in termini tasse, esportazioni, attrazione di investimenti, il Pil attivato da Lilly nel solo 2013 è stato di 700 milioni di euro in Italia e circa 400 milioni in Toscana e, in base alle proiezioni, crescerà rispettivamente a 950 milioni e quasi 600 milioni di euro.
"Qui si sono create le condizioni giuste per cogliere opportunità che altrimenti sarebbero state dirottate in altri paese- dichiara Eric Baclet, presidente e amministratore delegato Eli Lilly Italia- la costruzione di una strategia di sistema è necessaria perché la competizione per gli investimenti internazionali avviene a livello globale". Secondo la ricerca presentata da Irpet, il contributo di Eli Lilly è 700 milioni di euro nel Pil nazionale e 400 solo nella Toscana, pari a un punto percentuale sul Pil di Firenze e lo 0,3% del Pil toscano.
Cospicuo anche il contributo all'erario: 90 milioni di euro in Toscana che salgono a 150 a livello nazionale. Saliranno a 140 milioni in Toscana e 230 milioni in Italia nel 2018.
Il piano di espansione del sito manifatturiero prevede come prossime tappe l'impianto di una terza linea di insuline biotecnogliche da Dna ricombinante oltre a una linea per la produzione di dispositivi per la somministrazione di nuovi farmaci antidiabetici. Con la terza linea, che sarà operativa entro il 2015, lo stabilimento italiano produrrà a regime 230 milioni di cartucce di insulina l'anno, oltre a 45 milioni di penne per l'insulina e 16,5 milioni di dispositivi auto-iniettori per nuove terapie anti diabetiche.
Il piano di espansione prevede di amlpiare il polo affinché diventi un centro di riferimento mondiale per la produzione dei nuovi farmaci biotecnologici in fase di sviluppo nella altre aree in cui opera.
(Wel/ Dire)