"Diagnosi precoce riduce gli effetti secondari delle patologie"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 gen. - "E' sempre più urgente dare una forte accelerazione allo sviluppo del piano nazionale per le malattie rare: lo chiedono sia le associazioni familiari dei pazienti che le società scientifiche. Occorre garantire una maggiore e migliore assistenza sul piano socio-sanitario, ma occorre anche stimolare una ricerca più coraggiosa ed incisiva per la diagnosi e la terapia di questi pazienti". Lo afferma Paola Binetti in occasione della conferenza nazionale Europlan II, promossa da Uniamo, Eurordis, Europlan, Eucerd.
"La diagnosi precoce- continua l'esponente centrista- riduce gli effetti secondari delle patologie e migliora la qualità di vita. E' necessario lo screening esteso alla nascita, per questo sollecitiamo il Ministro ad investire più concretamente nella ricerca dei farmaci orfani. Il piano nazionale 2013-2016 deve rappresentare un preciso punto di svolta per il nostro Paese; le persone colpite da malattie rare non devono sentirsi sole né percepire l'indifferenza che, a volte, si nasconde dietro vere e proprie forme di molestie burocratiche". Conclude il deputato Udc-Per l'Italia: "Ci prepariamo alla Giornata delle malattie rare invitando alla Camera, il prossimo 28 febbraio, tutte le Associazioni che desiderano far sentire la loro voce ai parlamentari dell'Intergruppo, per rinsaldare un'alleanza efficace tra chi rappresenta i pazienti e chi rappresenta il Parlamento. Insieme per una assistenza migliore, è lo slogan della giornata, e desideriamo davvero che la collaborazione si faccia sempre più forte e concreta per dare al Piano nazionale 2013-2016 tutta la incisività che merita".
(Wel/ Dire)