SANITA. Lazio, "Dati su accessi e attesa in Ps preoccupano"
Tempi di attesa, record negativo per 3 ospedali romani
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 29 gen. - "L'analisi dei dati sugli accessi nei Pronto soccorso del Lazio fa emergere con ancora più preoccupazione i risvolti di quella che è una vera e propria emergenza". Lo afferma, in una nota, Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e componente della commissione Salute, nel rendere noto uno studio sui dati pubblicati e relativi al periodo gennaio-novembre 2013 dal Programma regionale di valutazione degli esiti degli interventi sanitari (Prevale).
"Il totale regionale parla di 1.960.417 di accessi nel periodo 2013 considerato, di cui circa il 7% in codice bianco (128mila), il 70% in codice verde (1 mln e 360mila), il 21% in codice giallo (430mila) e il 2% in codice rosso (38mila). Il dato quantitativamente più significativo in termini assoluti di accesso si ha nei due maggiori nosocomi di Roma, l'Umberto I e il San Camillo, dove si sono registrati rispettivamente poco più di 133mila e 90mila accessi, di cui il 15% in codice bianco (6% per il San Camillo), il 62% in codice verde (75% per il San Camillo), il 20% in codice giallo (16% per il San Camillo) e il 2,6% circa in codice rosso per entrambe i Pronto soccorso", prosegue Santori.
"L'analisi si fa poi ancora più preoccupante se si sposta l'attenzione verso i tempi di permanenza, calcolati come differenza tra l'ora di dismissione dal Pronto soccorso e l'ora di accesso nello stesso. Record negativo in questo senso è dato da altri tre ospedali romani, il Sant'Andrea, il San Filippo Neri e Tor Vergata, rispettivamente con una percentuale di pazienti dismessi dopo le 48 ore del 5,17%, del 2,53% e del 7,77%. Al Sant'Andrea poi più della metà dei pazienti che hanno avuto un accesso al Pronto soccorso registra un tempo di permanenza superiore alle 4 ore. Una permanenza tra le 12 e le 48 ore è invece registrata per il 16,6% dei pazienti sempre al Sant'Andrea, per il 15,7% al San Filippo Neri, per quasi il 15% al Sandro Pertini" prosegue lo studio.
"Infine, i tempi di attesa, calcolati come la differenza tra l'ora di accesso al Pronto Soccorso e l'ora di presa in carico effettiva. In questo caso, sempre il Sant'Andrea e il San Filippo Neri registrano che la metà degli accessi ha atteso più di un'ora tra l'arrivo al Pronto soccorso e la presa in carico. In generale, si riscontra purtroppo un dato ancora molto lontano da quello standard raccomandato dagli studi di settore. Dinamica che in questi giorni sta emergendo in tutta la sua gravità nelle denunce provenienti dagli operato medico-sanitari e dagli stessi pazienti e che, di certo, non volgono a favore di una gestione sanitaria dignitosa nel Lazio, in particolare a Roma. Si tratta di numeri importanti che cozzano con l'emergenza di personale medico e infermieristico insufficiente, con strutture inadeguate e insicure, con una gestione che vede operatori e pazienti insoddisfatti di uno dei servizi essenziali che una sanità decorosa ha l'obbligo di garantire" conclude Santori.
(Wel/ Dire)
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