(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 22 gen. - Il Consiglio di Stato ha stabilito in via definitiva che soltanto un medico è abilitato a dirigere un'Unità operativa complessa (Uoc) di una Asl. Riformando una precedente sentenza del Tar Lazio del 2007, sono state pienamente accolte le tesi dell'Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma in opposizione a un ricorso dell'Ordine degli psicologi del Lazio che aveva impugnato l'avviso pubblico di una Asl per il conferimento di incarico di direttore della propria Uoc per le dipendenze patologiche.
Oggetto dell'impugnazione la scelta di riservare la partecipazione alla selezione dell'incarico ai soli medici, senza prevedere anche quella degli psicologi.
Una sentenza che trova piena soddisfazione da parte dell'Ordine capitolino: "E' una pronuncia determinante per la tutela tanto della salute del paziente nel suo complesso quanto della nostra professione. Per alcuni aspetti direi storica per la categoria medica- ha detto il presidente, Roberto Lala- Da anni l'Ordine di Roma difende la centralità e l'esclusività dell'atto medico. Questa fondamentale decisione della magistratura ammnistrativa va ben oltre il caso specifico e traccia un confine ben preciso e invalicabile anche per tutte quelle altre professioni sanitarie non appartenenti all'area medica".
(Wel/ Dire)