SANITA. Bologna, ora Cisl punta i consultori: visite nel 2015
A Barca e Borgo Panigale, Ortensi: Troppo, così si va dai privati
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 5 feb. - Dopo aver lanciato l'allarme per la carenza di operatori socio-sanitari nelle sale travaglio e parto dell'ospedale Maggiore, la Cisl di Bologna rilancia e accende i riflettori sulle attese fiume di alcuni consultori cittadini. Al Poliambulatorio di via Colombi alla Barca, "se oggi si chiede di prenotare una visita ginecologica, a meno che non si tratti di una gravidanza, l'appuntamento che viene dato è a ottobre 2015". Se ci si sposta sulla struttura di Borgo Panigale si deve attendere un po' meno: "Maggio 2015". Sono i dati raccolti dalla Fp-Cisl che ha inviato formale richiesta all'Ausl perchè nel consueto incontro di trattativa del giovedì si apra il capitolo della situazione del reparto Materno-infantile. E cioè appunto delle sale travaglio e parto del Maggiore sotto organico, ma anche di quel che può succedere dopo la chiusura del punto nascite di Porretta. 'Pesa' però anche la situazione dei consultori: entro giovedì la Cisl vorrebbe avere un quadro completo di quel che succede nei nove che sono sparsi in città.
Ma già basta e avanza il caso della Barca: "In quel territorio è cresciuta moltissimo la presenza di cittadini stranieri, molte famiglie con molti figli", e dunque molte potenziali utenti, ma se al Poliambulatorio di via Colombi prima c'era la presenza di un ginecologo tutti i giorni "e a tempo pieno, cioè di mattina e in parte del pomeriggio, oggi si è ridotta solo a lunedì e al mercoledì", segnala Nadia Ortensi della Fp-Cisl dicendo che, per quel tipo di servizio, il Poliambulatorio della zona Barca "ha i tempi di attesa più lunghi di tutta la città: prenotando oggi, visita è a ottobre 2015". A meno che non sia per una gravidanza per le quali invece c'è una priorità. A Borgo Panigale il ginecologo visita ancora tutti i giorni, "ma gli appuntamenti sono a maggio 2015".
(DIRE) Bologna, 3 feb. - Secondo la Cisl la riduzione del servizio in via Colombi (che è anche la struttura dove si fa una gran parte dei pap test sul territorio) si sta scaricando sugli altri Consultori, come nel caso di Borgo Panigale. E' che il ginecologo che prima era tutti giorni in zona Barca oggi si divide tra via Colombi, la struttura di Borgo Panigale e quella di via Sant'Isaia. "Siamo molto preoccupati per questa situazione, segnalataci anche da alcune utenti. Temiamo- dice Ortensi- che alla fine si vada a incentivare il privato: se questi sono i tempi di attesa, che cosa possono fare le donne? Andare da ginecologi privati; oppure, cosa che in parte sta già succedendo, si va ad incrementare la pressione sul Pronto soccorso ostetrico ginecologico. E dire che questa azienda insiste molto sugli sforzi che sta facendo per potenziare la medicina sul territorio".
La situazione dei poliambulatorio di via Colombi non preoccupa poi solo la Cisl. E nato infatti anche un "comitato contro la chiusura del poliambulatorio Colombi, ribattezzato "Cccp-Colombi", che organizza per sabato prossimo nella sala del quartiere Reno, una "assemblea pubblica di mobilitazione". Il "comitato spontaneo di cittadini- informa una nota dei promotori- si è costituito dopo aver riscontrato, nel silenzio imbarazzante delle Istituzioni, una progressiva riduzione dei servizi sanitari erogati dal Poliambulatorio pubblico Colombi". In due mesi sono state raccolte più di 1.300 firme "e tantissime testimonianze dirette di persone, fra cui molti anziani, preoccupate per la qualità della sanità pubblica". L'invito all'assemblea di sabato in questi giorni viene recapitato anche agli assessorati alla sanità di Regione e Comune e ai vertici Ausl.
(Wel/ Dire)
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