(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 3 dic. - "Io devo accelerare il trasferimento, ma faro' fatica a rispettare la data del 31 dicembre, perche' ci sono alcune attivita' sanitarie, come la medicina nucleare, che devono rispettare particolari requisiti e non si possono inventare nel giro di qualche mese". A spiegarlo, all'agenzia Dire, il direttore generale del San Camillo-Forlanini, Antonio D'Urso, a margine di un convegno organizzato per celebrare gli 80 anni della struttura. La legge regionale prevede la chiusura del Forlanini il 31 dicembre.
"Alcune attivita' sono state gia' trasferite, come la dialisi al San Camillo- ha sottolineato D'Urso- altre sono in corso di trasfermento, come l'oculistica. Abbiamo gia' trasferito la direzione generale con tutti gli uffici, ma ci sono delle attivita', come appunto la medicina nucleare, che potranno essere trasferite con fatica. Poi ci sono attivita' che devono trovare una collocazione: mi riferisco all'Unita' di cure residenziali intensive, che deve trovare una collocazione adeguata in ragione della complessita' dei pazienti. Infine ci sono il Museo anatomico o il teatro, che sono una ricchezza per il Forlanini e su cui bisognera' decidere cosa fare".
(Wel/ Dire)