Quando e quali vaccini utilizzare per anziani e bambini?
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 3 dic. - Domande aperte sull'uso dei vaccini su anziani e bambini. Quanti sanno che i genitori devono poter compiere una loro scelta e quindi decidere se somministrare solo le 4 dosi 'obbligatorie', in forma separata, piuttosto che il vaccino esavalente? Inoltre, se è vero che alla famiglia non costa nulla fare 4 o 6 vaccini insieme, qual è il costo invece per il Sistema sanitario nazionale? Sul vaccino antinfluenzale, in alcune zone d'Italia viene utilizzato il Fluad e in altre l'Agrippal. Gli esperti sono divisi: per alcuni il Fluad è più appropriato perché essendo "potenziato" permette una maggiore copertura. Altri invece non reputano necessario tale potenziamento. Allora su quale base è possibile scegliere tra l'uno o l'altro vaccino? LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI: CIPE: Il GENITORE CONTRARIO DIA DISSENSO INFORMATO - "Il vaccino esavalente è obbligatorio solo per 4 antigeni (polio, difterite, tetano ed epatite B), per questo è obbligo del pediatra spiegare ai genitori i vantaggi e i possibili svantaggi di tutti e sei i vaccini per avere il consenso o il dissenso informato. Di questi tempi, i pediatri che consigliano i vaccini dovrebbero richiedere sempre ai genitori che li rifiutano il 'dissenso informato', perché chi non sottopone i figli ai vaccini raccomandati dovrà poi assumersene la responsabilità firmando una liberatoria che scioglie il pediatra da ogni responsabilità". Risponde cosi' alla Dire Giuseppe Gullotta, presidente della Confederazione nazionale pediatri (Cipe) e della Federazione Cipe-Sispe-Sinsp, in riferimento alle polemiche sorte ultimamente sulla pericolosità del vaccino esavalente."In Campania 4 o 5 anni fa- fa sapere Gullotta- morirono 5 bambini a causa di patologie legate al morbillo. Tragedie che potevano essere evitate se i genitori fossero stati attenzionati".
La vaccinazione esavalente "non dà effetti collaterali degni di nota ed è composta da virus attenuati o frazioni di virus uccisi. Tutti i bambini hanno bisogno di una attenta anamnesi prima di essere sottoposti a qualsiasi vaccinazione. Infatti- precisa- il pediatra sarà chiamato ad effettuare una visita che generalmente coincide con il 'bilancio di salute' del neonato".
La prima dose di vaccino "si effettua nel corso del 3° mese, tra i 60 e i 90 giorni- conclude- il pediatra dovrà visitare attentamente il minore, osservando se c'è sospetto di familiarità con alcune patologie. In tal caso dovrà sottoporre il neonato ai dovuti controlli. Se infine deciderà di vaccinarlo, i genitori potranno rivolgersi agli uffici di vaccinazione di competenza o allo stesso pediatra".
MACRÌ: GENITORI POSSONO SCEGLIERE DI FARNE 4 - "Per quanto riguarda l'esavalente, i genitori possono decidere di scorporarlo scegliendo i vaccini più importanti a prescindere dal concetto di obbligatorietà (Pertosse e Meningite B non sono obbligatori ma sono importanti). Le singole dosi possono essere richieste privatamente presso il pediatra". Lo chiarisce Francesco Macrì, docente di Pediatria presso l'Università "La Sapienza" di Roma. "Nelle vaccinazioni il termine obbligatorio non conta più. Esistono per tradizione quelli obbligatori che si fermano all'epatite B, tetano, difterite e polio- prosegue il medico- tutti i vaccini introdotti dopo il 1992, anche se importanti, non possono più essere definiti obbligatori. È un problema di tipo amministrativoavvenuto, causato da una serie di sentenze che imponevano la non obbligatorietà a vaccinare".
LA COMPOSIZIONE - I vaccini del tetano, difterite e pertosse sono composti dalla relativa tossina, quello della polio da un virus ucciso e non più attenuato. L'epatite B e l'haemophilus influenzae tipo B sono costituiti da antigeni virali ottenuti con tecniche ricombinanti. "L'unico che contiene un agente infettivo è il virus ucciso della polio- aggiunge il pediatra- in ogni caso, nessuna delle componenti ha la possibilità di aggredire. Se avvengono reazioni indesiderate- sottolinea Macrì- possono essere legate all'ipersensibilità del paziente o agli eccipienti". Invece i vaccini morbillo, rosolia e orecchioni "sono virus attenuati e possono causare delle reazioni come piccoli morbilli, piccole rosolie e orecchioni nei giorni successivi".
COSA FARE CON I BAMBINI FRAGILI - "È importante far vaccinare i bambini biologicamente fragili, perché prematuri o con malattie croniche. Cerco di essere molto convincente con i genitori per proteggere questi minori di fronte alle infezioni. Se fosse possibile- afferma- consiglierei di far fare le dosi singole per il morbillo, la rosolia e gli orecchioni. Con una gerarchia di scelta farei fare prima il morbillo tralasciando a età successive la rosolia e gli orecchioni. Ma questa è una logica non più seguibile poiché oggi non ci sono più i vaccini separati". VACCINO ANTINFLUENZALE - "Si fa nei bambini a rischio perché portatori di una malattia grave- conclude- o cronica come il diabete, un difetto immunitario, la malattia sistemica o leucemica".
(Wel/ Dire)