Bianchi di Castelbianco(Ido): Da persone esperte in modo semplice
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 3 dic. - I ragazzi oggi hanno bisogno di essere informati sul sesso e soprattutto chiedono che a farlo sia personale esperto extrascolastico. È quanto emerge dall'intervento dello psicoterapeuta Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Ido, in occasione del II corso nazionale della Sima, la società italiana di medicina dell'adolescenza, che si è tenuto presso la Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma. Un corso suddiviso in due 'moduli': uno sulla dipendenza dal gioco, nello specifico dal gioco d'azzardo ("Il Gambling in età adolescenziale"), un secondo sulla sessualità, sempre nell'adolescenza, con tutte le sfumature del caso, dall'orientamento sessuale alla richiesta di aiuto da parte dello stesso adolescente. Proprio nel secondo Castelbianco è intervenuto sulla 'Sessualità e affettività in adolescenza'.
Il direttore dell'Ido ha parlato della presenza nelle scuole degli 'sportelli' riservati agli adolescenti: "Quando andiamo a cercare di fare educazione sessuale i ragazzi sono entusiasti, i docenti abbastanza d'accordo, i genitori no", ha detto Bianchi di Castelbianco. Nello specifico, lo psicoterapeuta ha evidenziato la grande diffusione "dell'ipersessualizzazione: una volta venivo chiamato alle superiori, oggi alle medie siamo pieni di problemi sessuali. C'è una spinta alla sessualità che è una cosa incredibile".
Ma non solo, visto che "si abbassa sempre più l'età". A proposito dei comportamenti da parte dei più giovani, ha spiegato che oggi "perdere la verginità per le ragazze si parla di primo anno di liceo, altrimenti 'sei sfigata'".
Che la sessualità sia un tema diffusissimo tra i più giovani lo evidenzia anche il tipo di argomenti che affrontano all'interno scuole, agli sportelli, gli stessi studenti: "Su mille domande che ci hanno posto, il 71% era su aspetti sessuali. È la conferma che si tratta di un tema molto sentito, di cui i giovani ignorano molto. Di queste, su tutte il rischio di gravidanza e il ciclo mestruale".
Una volta, ha proseguito il direttore dell'Ido, "c'era il primo bacio, oggi il primo sesso". I giovani oggi vogliono essere contenuti, vogliono muoversi per stare sereni. E non lo sono: non sanno se quello che fanno ha senso o no. L'informazione la vogliono tutti, non hanno risposte. Vogliono essere informati da personale extrascolastico esperto".
Attraverso il progetto 'SeSso è meglio', con un esperto pronto a rispondere alle domande degli adolescenti, "in 14 mesi abbiamo ricevuto 57mila richieste di aiuto", ha detto ancora Castelbianco sottolineando come l'informazione scientifica debba essere fatta "con parole semplici". Tornando al rapporto tra i giovani e il sesso, spiegando che una volta "l'esperienza sessuale veniva fatta con "una prostituta, oggi con un trans", il direttore dell'Ido, a proposito dell'omosessualità ha detto come sia spesso vissuta "come una moda. E come in questo caso subentri il senso di colpa. Un conto è se lo fai perché naturale o spontaneo, un conto se per moda". E gli adulti, i genitori, non devono assolutamente intervenire, "non devono dare consigli, non dare giudizi. Meglio dire 'Fai come ti senti di fare'. Gli adolescenti hanno l'obbligo di fare un percorso. Devono maturare. Il processo evolutivo può essere interrotto e distrutto da un intervento maldestro, che è sempre degli adulti. Noi dobbiamo impedire che siano spinti verso esperienze sessuali che non siano spontanee".
(Wel/ Dire)