"Ne fanno 6 anziché 4, e possono portare a gravi malattie"
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 30 apr. - Sospendere le vaccinazioni obbligatorie per i neonati. E' il cuore della proposta di legge del gruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale del Lazio. I grillini sono arrivati alla necessità di formulare questo testo per due motivi. Il primo è che "la diffusione dei quattro vaccini (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitevirale B, ndr) è esigua, se non inesistente, negli ambulatori italiani- si legge nella relazione della proposta- i quali iniettano ai piccoli pazienti un unico vaccino detto esavalente, cioé contenente due vaccini in più oltre a quelli considerati obbligatori".
Davide Barillari, primo firmatario della proposta, ha voluto sottolineare all'agenzia Dire che "stiamo dando a bimbi di tre mesi, con sistema immunitario in maturazione, un vaccino esavalente, quando quelli obbligatori sono quattro. E' una spesa in più che favorisce le cause farmaceutiche, mentre dà una 'mazzata' farmacologica a un bambino rispetto a un vaccino che andrebbe ridotto". In realtà nella proposta di legge la sospensione riguarda tutti i vaccini, non solo i due in più, come recita chiaramente l'articolo 1 al comma 1: "E' sospeso nella regione Lazio l'obbligo vaccinale in età pediatrica e in età evolutiva ed è effettuato solo ed esclusivamente su base volontaria e consapevole".
Il secondo tema in ballo è il seguente, nonché già molto dibattuto: "Al di là dell'opportunità economica o meno di reperire un unico vaccino contenente sei tipi diversi di vaccinazioni, tale pratica ha sollevato non poche perplessità nel mondo accademico e scientifico che ravvisano un collegamento diretto tra alcune gravi malattie e la vaccinazione in età pediatrica. Numerosi studi, tra l'altro, proverebbero la correlazione tra alcuni gravi patologie e la somministrazione dei vaccini in età nenonatale, quali malattie autoimmuni, allergie, morti improvvise in culla".
In particolare, alcuni (tuttavia ampiamente smentiti dai medici) sostengono che queste vaccinazioni siano la causa dell'autismo: "Se non ci fossero ricadute o dati che ci fanno suonare campanelli d'allarme, noi diremmo di andare avanti con le vaccinazioni obbligatorie- ha aggiunto Barillari- Ma innanzitutto c'è una legge nazionale che già prevede un danno da vaccino e poi i dati legati a queste patologie, tipo l'autismo, sono insufficienti. Quindi, forse bisogna fermarsi, fare partire un dibattito molto approfondito e che si possano fare delle valutazioni tenendo conto di tutti i punti di vista. Il percorso che ci spinge a presentare una proposta di tale portata scaturisce dall'esigenza di rendere le famiglie e i genitori maggiormente consapevoli e informati sull'esatta portata dell'obbligo di vaccinazione".
Per i pentastellati "in Europa solo l'Italia, insieme a Francia e Belgio, impongono ancora l'obbligo di vaccinare i piccoli pazienti, essendone sancita la facoltatività negli altri Paesi" e "l'alto livello di copertura raggiunto nella regione permette oggi di giungere all'approvazione di questa legge sulla 'sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva' per passare a una vaccinazione consapevole e informata". In questo senso Barillari ha ricordato che "alcune regioni, come la Lombardia, stanno legiferando per sospendere l'obbligatorietà e il Veneto ha già una legge regionale, dal 2007, che permette la facoltatività della somministrazione dell'esavalente".
Se è vero che nel Lazio, come nel resto dell'Italia, c'è un alto livello di 'copertura' tra i bambini rispetto a certe malattie è soprattutto perché la stragrande maggioranza dei soggetti è stato vaccinato: "E' una scusa dire 'Non c'è la malattia perché siamo tutti vaccinati- ha ribattuto Barillari- Bisogna capire quanto una certa malattia possa diffondersi, ad esmepio, dal 2014 al 2020". Questo sarebbe il compito dell'"osservatorio vaccinazioni", che verrebbe istituito nell'articolo 3 della proposta.
"L'osservatorio- si legge- redigerà semestralmente una relazione indicante la valutazione dell'andamento epidemiologico delle malattie per cui è sospesa l'obbligatorietà della vaccinazione dal presente progetto di legge, la registrazione degli eventi avversi occorsi a seguito di somministrazione dei vaccini, il monitoraggio dei tassi di vaccinazione nella regione e lo trasmetterà entro il 31 gennaio e il 31 luglio di ogni anno all'assessorato regionale della Salute e alla commissione permanente regionale".
Va da sé che, come si legge nell'articolo 2, "viene consentita l'iscrizione alle scuole dell'obbligo anche in assenza di presentazione del certificato di avvenuta vaccinazione o dichiarazione sostitutiva". E inoltre "la presentazione del certificato riguardante gli adempimenti relativi al calendario vaccinale all'atto dell'ammissione all'asilo nido, comunità infantili, scuole materne e dell'obbligo è da considerarsi pertanto facoltativa".
(Wel/ Dire)