(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 23 apr. - "La Giunta regionale del Lazio rifinanzi il programma di cure domiciliari dell'istituto Regina Elena di Roma per i malati di tumore cerebrale, servizio che ha un costo nettamente più basso dell'ospedalizzazione e permette ai pazienti, soprattutto terminali, una migliore qualità di vita". Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e capogruppo de La Destra, Francesco Storace, in una interrogazione al presidente della Giunta Regionale, Nicola Zingaretti, a seguito della decisione presa di recente di "non finanziare più il servizio in quanto la Regione ha chiuso i progetti pilota. Mai interrotto prima, rifinanziato per 13 anni consecutivi, il servizio ha dato assistenza specialistica ad oltre 800 pazienti provenienti non soltanto dall'Istituto Regina Elena, ma da tutti i reparti di Neurochirurgia del Lazio. Nel 2000, per i malati di tumore cerebrale- si legge nell'interrogazione- viene creato un programma di cure domiciliari dall'istituto Regina Elena di Roma. Un progetto sperimentale, finanziato dalla Regione Lazio, considerato esempio in Italia di continuità assistenziale tra ospedale e casa del malato. Il progetto fornisce le cure appropriate per migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie nella fase terminale della malattia. In questi anni è stata formata un'equipe multi-specialistica di medici, infermieri, fisioterapisti e psicologi per far fronte a questa patologia complessa che colpisce il cervello".
"In una recente nota- prosegue Storace nell'interrogazione- la Giunta Regionale ha comunicato l'intenzione di effettuare una ristrutturazione del servizio. Ad oggi, però, i pazienti sono rimasti senza cure domiciliari; gli operatori sanitari senza lavoro. Questo ha provocato la protesta dei malati e dei familiari. Il servizio del Regina Elena è finanziato con 500mila euro l'anno: un sistema efficace e che garantisce un risparmio in termini di ricoveri e spese non necessari. L'efficacia del modello è dimostrata da molteplici apprezzamenti internazionali, tanto che nel 2009 riceve l'Award for Excellence in Quality of Life Research, riconoscimento per i modelli all'avanguardia nel mondo. Questo sistema di cure domiciliari rappresenta un risparmio. A dimostrarlo è uno studio scientifico del 2012 condotto dal 'Journal of Palliative Medicine', con la collaborazione dell'agenzia di Sanità pubblica della Regione Lazio. La ricerca mostra che, oltre a garantire una migliore qualità della vita dei pazienti, il servizio del Regina Elena garantisce alla regione Lazio un risparmio in termini di minori costi di ospedalizzazione. Vista l'importanza e la delicatezza del caso- conclude Storace- la Giunta regionale mostri umanità e rifinanzi il programma di cure domiciliari del Regina Elena per i malati di tumore cerebrale, mai interrotto dal 2000 ad oggi".
(Wel/ Dire)