Nuove 'soft surgery' italiane per risparmiare circa 30 mld l'anno
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 23 apr. - Anche per naso e orecchio arrivano le staminali. Sarà possibile, infatti, riparare danni da trauma, da chirurgia o da inalazione senza nessun embrione e problemi etici derivanti dall'uso delle cellule staminali. Delle tecnologie mininvasive e dell'innovativo impiego delle cellule staminali nell'ambito della chirurgia rigenerativa si parlerà a fine maggio al congresso nazionale Sio (Società italiana otorinolaringologia).
Il professor Lino Di Rienzo Businco, dirigente Otorinolaringoiatria, ospedale Santo Spirito di Roma e presidente Sidero onlus, nella cerimonia di apertura del congresso illustrerà i passi avanti compiuti in questi ultimi anni da alcune tecnologie tutte italiane. "Con le cellule staminali- spiega Di Rienzo Businco- è possibile riparare i danni di precedenti chirurgie aggressive nasali o danni da inalazione di cocaina. Oggi My-System_Evo e il gel piastrinico consentono di prelevare cellule staminali e fattori di crescita presenti nel nostro corpo e concentrarle per la rigenerazione dei nostri tessuti, attraverso un semplice prelievo di sangue e di tessuto adiposo, in pochissimi minuti, risparmiando tempi e complessi e costosi processi molto invasivi".
Ma le novità delle tecniche chirurgiche mininvasive non finiscono qui: in caso di riniti e sinusiti allergiche è di prezioso aiuto la Risonanza quantica molecolare (Rqm), una radiofrequenza di terza generazione che libera il naso senza danni e senza dolore in un tempo inferiore al minuto, migliorando sensibilmente anche tutti i sintomi dell'allergia nasale. Non più chirurgia, dunque, ma una soft surgery che potrebbe considerarsi 'terapia elettiva' in quanto capace di ridurre i sintomi, ridurre il consumo dei farmaci, prevenire le complicanze respiratorie rappresentate soprattutto dall'asma, ridurre la spesa farmaceutica e gli enormi costi sociali collegati.
"Per curare le sinusiti e le otiti con ostruzione o deposito mucoso sinusale o tubotimpanico e per evitare pesanti interventi chirurgici- continua Di Rienzo Businco- abbiamo introdotto in Italia una metodica di dilatazione con palloncino (balloon) derivata dalle esperienze delle angioplastiche e eseguita per via endoscopica, per dilatare e rimodellare, senza bisturi e senza tamponi, la tuba difettosa (tuboplastica) o i canali di comunicazione naso-sinusali ostruiti o ristretti: la sinuplastica dilatativa. Le nuove soft surgery 'made in Italy' potrebbero far risparmiare fino a 30 miliardi di euro l'anno e il loro impiego potrebbe radicalmente rivoluzionare l'agire quotidiano negli ambulatori e nelle sale operatorie. Già da anni la rinite allergica rappresenta un problema sanitario globale che interessa fino al 35% della popolazione dei paesi industrializzati ed è in costante aumento". Di Rienzo Businco spiega che "le sindromi allergiche hanno una pesante ricaduta economica in termini di spesa sanitaria globale, assenze scolastiche e perdita di giornate lavorative e riduzione della qualità della vita. Le nuove tecnologie endoscopiche mininvasive contribuiscono in modo significativo alla riduzione dei costi associati alle patologie di rinite, asma allergico e sinusite ed al conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti. I risultati dimostrano, che queste tecnologie di soft surgery riducono sensibilmente il consumo dei farmaci associati a queste patologie e i costi generali legati all'ospedalizzazione, essendo sempre eseguite in regime di day-surgery o addirittura ambulatoriale".
(Wel/ Dire)