Attenzione a informazione su web: nel 90% dei casi non è corretta
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 16 apr. - Si è concluso a Roma il quarto congresso Ifiaci e il 27esimo congresso nazionale della Siaaic, la Società italiana allergologia, asma e immunologia clinica, con 500 specialisti provenienti da tutta Italia.
"La rinite allergica colpisce un adulto su cinque, e un bambino su quattro- spiega il professor Massimo Triggiani, presidente uscente Siaaic e docente di Allergologia e immunologia clinica presso l'università di Salerno-. Ma il trend tende ad aumentare: entro il 2020 colpirà il 50% dei più piccoli. L'asma bronchiale colpisce intorno al 10% della popolazione, mentre le allergie alimentari colpiscono il 6% dei bambini ed il 4% degli adulti. Per quanto riguarda quelle ai farmaci, non esistono ancora dati definitivi, ma l'incidenza, anche questa in aumento, è stimabile intorno all'1% della popolazione per quanto riguarda le reazioni avverse a medicinali, soprattutto antibiotici e antiinfiammatori, ed a mezzi di contrasto usati in radiologia".
"Il congresso di quest'anno costituisce un evento importante perché da pari dignità a tutte le componenti dell'allergologia e dell'immunologia clinica italiana e ristruttura la società ponendo nuove basi- dichiara il professor Giorgio Canonica, neopresidente Siaaic e primario di Clinica delle malattie respiratorie nell'università di Genova- Anche le aree tematiche di interesse in modo da dare eguale importanza anche a tutti gli argomenti che fanno parte della materia. La presenza dei 500 specialisti provenienti da tutta Italia sottolinea l'importanza specifica del programma". "I sintomi della rinite allergica sono spesso simili a quelli di un'ampia fascia di altre malattie- dichiara Triggiani- Fastidi gastrointestinali, ad esempio, come gonfiori o mal di pancia sono tipici non soltanto delle allergie alimentari, ma anche di intolleranze o condizioni: stando ai nostri dati i veri allergici sono il 20% della popolazione, ma più del 30% degli italiani ha sintomi che crede riconducibili a un'allergia".
Gli equivoci, secondo gli allergologi, si hanno anche con i sintomi respiratori: l'iperreattività bronchiale, ossia una forte sensibilità delle vie aeree che diventano molto reattive a particolari stimoli quali fumo, odori forti, agenti irritanti, può essere confusa con l'asma allergico. "In questi casi- continua Triggiani- una persona su due consulta il web: nel 90% dei casi l'informazione via internet è scorretta, o in toto o parzialmente. E se la diagnosi è errata, il paziente che si rifugia subito in farmaci può incorrere a danni significativi, oltre ovviamente a non curare nulla. Anche quando la diagnosi è corretta, c'è bisogno di attenzione per capire non soltanto il sintomo, ma per individuarne le cause".
Tra i temi che sono stati trattati durante il congresso, le allergie alimentari, l'asma bronchiale, l'immunoterapia, le allergie professionali e quelle al lattice. Un'occasione importante che ha unito tutti gli specialisti italiani e i più influenti esperti a livello internazionale per discutere degli argomenti più attuali riguardanti l'area delle patologie allergologiche e del sistema immunitario. Queste malattie sono in grandissimo aumento nella nostra popolazione: la percentuale di pazienti con allergie aumenta a livello esponenziale, sino a coinvolgere un italiano su cinque.
(Wel/ Dire)