SANITA. Alcol, Iss: nel 2010 ha causato 16.829 decessi
Tra regioni più colpite Val d'Aosta, Trentino, Basilicata
(DIRE - Notiziario Sanità) Roma, 9 apr. - In Italia nel 2010 sono morte 16.829 persone, di cui 11.670 uomini e 5.159 donne di età superiore ai 15 anni, per cause totalmente o parzialmente attribuibili al consumo di alcol. È questa la stima della mortalità alcol-attribuibile per l'Italia elaborata dall'Osservatorio nazionale alcol del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps), presentata in occasione dell'Alcohol prevention day promosso a Roma dall' Istituto superiore di Sanità (Iss).
Si tratta di uno studio portato avanti nell'ambito del progetto del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) su 'L'alcol in Italia e nelle Regioni. Valutazione epidemiologica del rischio sanitario e sociale dell'alcol in supporto al Piano nazionale di prevenzione e alla implementazione del Piano nazionale alcol e salute'.
TRE CATEGORIE DI MORTALITÀ ALCOL-CORRELATA - La mortalità alcol-correlata è suddivisibile in tre diverse categorie a seconda dell'impatto che il consumo di alcol ha sulle cause che hanno determinato il decesso: Malattie totalmente alcol-attribuibili (la categoria contiene le patologie per cui la causa di morte è totalmente dovuta al consumo di alcol, ad esempio, gastrite alcolica); Malattie parzialmente alcol-attribuibili (si riferisce a patologie per cui la causa di morte è solo parzialmente attribuibile a un consumo dannoso di alcol come il tumore alla mammella e cirrosi epatica); Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili (riguarda le cause di morte non legate a patologie croniche, ma che sono parzialmente attribuibili a un consumo dannoso di alcol come incidenti stradali, suicidi e omicidi).
Sommando le tre diverse categorie si stima che il 3,96% del totale dei decessi nei maschi e l' 1,68% di quelli nelle femmine sono attribuibili al consumo di alcol.
PERCENTUALE DI DECESSI ALCOL-ATTRIBUIBILI - La percentuale dei decessi alcol-attribuibili varia in base al sesso e all'età delle persone, così come la categorizzazione del decesso. Essa decresce all'aumentare dell'età e i valori diminuiscono notevolmente nell'età adulta. La tipologia di decesso che caratterizza maggiormente le classi di età giovanili è rappresentata da quelli avvenuti a causa di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti. Nelle fasce di età anziane (ultra 60enni) il maggior contributo deriva, invece, dalle malattie parzialmente attribuibili al consumo di alcol e da cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti. Questo indica che l'alcol è un fattore di rischio per numerose patologie diffuse in questa classe di età, quali patologie vascolari, gastroenterologiche, neuropsichiatriche, immunologiche e oncologiche.
MORTALITÀ ALCOL-ATTRIBUIBILE A LIVELLO REGIONALE DISTINTO PER SESSO - C'è una variabilità regionale molto elevata con range che variano da un minimo di 3,03 decessi nelle Marche a un massimo di 8,23 in Valle d'Aosta ogni 10.000 uomini. Un minimo di 0,19 decessi nel Lazio e un massimo di 2,66 decessi in Molise ogni 10.000 donne.
GLI UOMINI - I valori più elevati di decessi alcol-attribuibili nei maschi si registrano in Valle d'Aosta nella provincia autonoma di Trento (6,11), in Molise (6,58), in Basilicata (6,0%) e in Calabria (6,18%); mentre i valori più bassi si registrano in Sicilia e nelle Marche (3,03).
LE DONNE - Il valore più elevato di mortalità per le donne si registra in Molise, seguito da Valle d'Aosta (2,55), Puglia (2,58), Basilicata (2,32), Calabria (2,11), Piemonte (2,22) e Veneto (2,07); i valori più bassi si osservano nel Lazio (0,19) e in Sardegna (0,61).
PERCENTUALI DECESSI TOTALI PER ENTRAMBI I SESSI - La percentuale di decessi per malattie totalmente alcol-attribuibili è più elevata in Valle d'Aosta e nelle province autonome di Bolzano e Trento, in Basilicata e in Friuli Venezia Giulia. La percentuale di decessi malattie parzialmente alcol-attribuibili è più elevata in Molise, in Valle d'Aosta, in Basilicata, in Calabria, in Puglia e in Veneto. La percentuale di cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili è più elevata nella provincia autonoma di Bolzano, nel Lazio e in Sardegna.
(Wel/ Dire)
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