"Saranno alternativa a fila pronto soccorso, ecco rivoluzione"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 18 set. - "Il decreto e' pronto, a giorni lo firmero' e dal 1 gennaio 2014 si partira' con la realizzazione delle Case della salute nel Lazio". Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine dell'incontro con i costruttori dell'Ance Lazio.
"Le Case della salute sono un inizio di una nuova stagione", ha spiegato il governatore, ricordando che "nel Lazio si e' affrontato il tema del taglio del disavanzo sanitario innanzitutto come riduzione della spesa sanitaria. Oggi abbiamo una rete ospedaliera piu' piccola, una rete di pronti soccorso piu' fragili e questo ha comportato che essendoci solo ospedali, nel Lazio qualsiasi patologia si abbia, molto grave o una semplice ferita a un dito, si va sempre al pronto soccorso. Tutto cio' comporta disagi, con i pronti soccorsi intasati, voglio ringraziare tutti gli operatori della sanita' che spesso fronteggiano situazioni drammatiche, ma anche un'elevata spesa pubblica, perche' una patologie lieve se viene affrontata da una struttura ospedaliera costa molto di piu'".
Zingaretti ha poi fatto sapere che "noi vogliamo costruire questi presidi della sanita' pubblica, le Case della salute, rivolgendoci ai medici di base, ai medici ospedalieri, alle cooperative, alle farmacie, e dare vita a una rete - 40 entro il 2014 - di presidi territoriali. Nelle case della salute verranno trattate tutte le prestazioni oggi definite come codici bianchi e verdi, vale a dire patologie semplici, possono essere affrontate ma non in ospedale. Mentre gli ospedali debbono tornare a svolgere la loro funzione primaria che e' quella degli acuti, della grande specializzazione. Purtroppo affrontare il piano di rientro per noi ha costituito una patologia. Una rete piu' fragile di strutture affogata da questa spinta. E' il tempo di ricostruire".
Per la realizzazione delle Case della salute, ha concluso il governatore, "utilizzeremo i fondi europei. C'e' l'obiettivo 9, quello dell'inclusione sociale, che fa un esplicito riferimento all'integrazione socio-sanitaria, avremo risorse da investire bene e ci auguriamo anche che inevitabilmente vada incontro alla domanda di nuovi investimenti nel campo edilizio, ma complessivamente a regime una riduzione della spesa sanitaria, non perche' riduciamo i servizi, i servizi aumenteranno pero' costeranno di meno perche' saranno fatti con piu' appropriatezza e piu' intelligenza".
(Wel/ Dire)