(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 set. - "Fisiologicamente tendiamo a tracciare una linea tra un passato trionfale, quello del periodo vacanziero, e un futuro problematico e conflittuale, quello del rientro al lavoro. Si tratta di una linea che va in picchiata, da un trionfo a un declino, e che rappresenta solo la nostra paura e le nostre ansie". Cosi' il professor Piero Barbanti, primario neurologo dell'Irccs San Raffaele Pisana, parlando dello stress che colpisce coloro che rientrano dalle vacanze.
Sei milioni: questo il numero degli italiani che soffrono di stress da rientro. Non si tratta di una vera e propria patologia ma di quella improvvisa condizione di disagio, spossatezza e depressione che sopraggiunge al relax del meritato riposo. Un malessere in cui rischiano di incorrere soprattutto coloro che tornano al lavoro dopo una lunga pausa. "Lo stress- spiega il professor Piero Barbanti- e' la risposta neuroendocrina attivata dal sistema nervoso una volta che il cervello ha stabilito di trovarsi di fronte a una situazione di pericolo. Questa risposta attiva ad esempio manifestazioni fisiche quali tensione muscolari e tachicardia, che agli albori dell'evoluzione della specie umana erano utili all'uomo per prepararsi alla lotta fisica. Oggi, che non dobbiamo piu' lottare con animali feroci e non corriamo cosi' come allora pericolo di vita, il cervello attiva ugualmente lo stato d'allerta, stavolta per problemi con il partner, con il capo o per problemi di lavoro".
Nel dettaglio, prosegue l'esperto, la sindrome da rientro si presenta con sintomi quali "ansia, insonnia, nervosismo, spossatezza eccessiva, leggera depressione". Ma non solo. "Spesso ci si sente incapaci di concentrarsi, fisicamente appesantiti, psicologicamente non pronti, schiacciati dal senso di responsabilita' e dai compiti incombenti. Chi soffre di stress da rientro accusa quindi un malessere generale accompagnato da astenia, irritabilita' e sbalzi d'umore repentini".
Per evitare di imbattersi in questo tipo di stress e' sufficiente, secondo Barbanti, seguire alcune "semplici regole". Eccole nello specifico: 1) "Dormire molto e bene, evitando di passare dalle 8-10 ore di sonno del periodo vacanziero alle 6-7 che ci si concede al rientro. Eventuali problemi di insonnia vanno affrontati aiutandosi con un bagno caldo la sera o con una tisana; 2) Abituarsi con gradualita', rientrando dalle vacanze alcuni giorni prima della fine delle vacanze per poter tornare senza un impatto brusco alle temperature e ai ritmi cittadini. Se possibile, anche il lavoro andrebbe ripreso gradualmente; 3) Fare movimento, soprattutto se le ferie sono state 'attive': fare attivita' fisica, infatti, aiuta a diminuire lo stress e a riposare meglio; 4) Seguire un'alimentazione corretta. Il cervello ha bisogno soprattutto di zucchero, percio' ben vengano, senza esagerare, i carboidrati semplici (saccarosio, miele, confetture, frutta) e quelli complessi (pane, pasta, riso e cereali). La melatonina contenuta nella buccia dei chicchi d'uva, ad esempio, puo' essere un valido aiuto all'umore; 5) Stare alla luce del sole. Il passaggio dalla luce del sole in spiaggia a quella artificiale dell'ufficio puo' mettere sotto stress il corpo e la mente. Un consiglio: fare la pausa pranzo all'aria aperta; 6) Essere ottimisti. Fare pensieri positivi aiuta a ritagliarsi degli spazi di riflessione e a spostare l'attenzione su cosa desideriamo e sulle nostre capacita'; 7) Prendersi delle pause frequenti di almeno 15 minuti ogni due ore per riattivare la circolazione e riposare gli occhi; 8) Niente tecnologia a letto. Non tenere in camera da letto ne' computer, ne' cellulare, ne' televisione, perche' il cervello potrebbe smettere di associare quella stanza al momento del sonno, considerandola alla stregua di un 'prolungamento' del salotto; 9) Tornare a scuola con gradualita'. Dopo tre mesi di vacanza, per i bambini e' ancora piu' importante tornare al ritmo della scuola gradualmente. Occorre dare al bambino il tempo di abituarsi alle lunghe ore che trascorrera' seduto.
10) Concedersi un weekend di relax. Finche' il tempo lo consente, dedicare il fine settimana al relax e alla famiglia come se le vacanze non fossero ancora finite, per ricaricarsi e iniziare al meglio la nuova settimana".
(Wel/ Dire)